Nazionale, Roberto Mancini si ricandida: «Tornerei». La madre: «Ma ci vogliono le scuse»


Non solo Gennaro Gattuso. Per la panchina della Nazionale italiana dopo l’esonero di Luciano Spalletti il presidente della Figc Gabriele Gravina sta sondando anche altre soluzioni. Tra queste ci sono Domenico Tedesco, Rafa Benitez e, un po’ a sorpresa, Roberto Mancini. L’ex allenatore dell’Europeo ha lasciato gli azzurri in polemica con la Federazione. Ma oggi, dice alla Gazzetta dello Sport, tornerebbe volentieri. Perché si torna sempre dove si è stati felici.
I problemi
Nel colloquio con Andrea Elefante Mancini spiega che si è pentito di come ha lasciato la Nazionale. E aggiunge che «se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ma a volte si decidono anche cose sbagliate». Perché, spiega, è vero che non sentiva intorno a sé più la fiducia, «ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme: per provare ad andare al Mondiale. E magari, dopo aver vinto l’Europeo, per tentare la doppietta». Tornerebbe perché «per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale: io ho vinto con i club, ma se vinci con l’Italia è un’altra cosa. E perché si tornerebbe sempre dove si è stati felici».
Il rischio del ritorno
Mancini non si nasconde che in una situazione del genere tornare sarebbe un rischio, visto che la Nazionale è più vicina al playoff che alla qualificazione diretta al Mondiale: «Ma a volte bisogna prenderselo qualche rischio, no?». E poi è ottimista: «Io sono convinto che ci siano tutti i mezzi necessari per essere al Mondiale fra un anno. Anzi, sono abbastanza sicuro che ci andremo: a sentire certi discorsi sembra che siamo già fuori…». Infine, dice che per la Nazionale «rinunciai a dei soldi. Ma per la Nazionale sono cose che si fanno: ci sta tutto». Per sedersi sulla panchina dell’Arabia Saudita subito dopo l’Italia Mancini ha percepito uno stipendio pari a 25 milioni di euro l’anno. Per chiudere il rapporto la federazione ha infatti sborsato una cifra simile al suo emolumento annuo.
La mamma
Infine, c’è Marianna Puolo. La madre dell’ex commissario tecnico è intervenuta ieri su Rai Radio 1, ospite di Un Giorno da Pecora: «Mio figlio di nuovo ct della Nazionale? Lui quando va nei posti vince, non è certo l’ultimo arrivato. Non so quel che pensa lui, ci dovrebbero parlare. Certo se è andato via ci saranno state delle ragioni, Roberto non è una testa calda, si vede che c’è qualcuno che non è stato onesto nei suoi confronti», ha detto. «Potrebbe tornare sui suoi passi e tornare in panchina? Ci vorrebbero delle scuse, che in certi casi ci vogliono», ha concluso.