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L’Iran promette vendetta: «Puniremo Israele e i suoi sostenitori». All’Onu: «Con gli attacchi ai siti nucleari si rischia la catastrofe»

13 Giugno 2025 - 10:13 Ugo Milano
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Il rappresentante di Teheran alle Nazioni Unite: «Serve un'azione decisiva contro i crimini del regime sionista»

L’esercito iraniano è stato incaricato dalla guida suprema Ali Khamenei di «infliggere severe punizioni agli autori, agli agenti e ai sostenitori» dell’attacco israeliano. Lo ha affermato il comandante in capo dell’esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, lasciando presagire una dura risposta di Teheran all’operazione Rising Lion.

La protesta di Teheran all’Onu

Amir Saeed Iravani, rappresentante dell’Iran presso le Nazioni Unite, ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e «un’azione decisiva da parte di questo organismo internazionale contro i crimini del regime sionista contro l’Iran». Nella lettera inviata da Iravani si legge: «In un atto sconsiderato, illegale e premeditato, il regime sionista ha effettuato una serie di attacchi militari coordinati contro gli impianti nucleari e le infrastrutture civili della Repubblica islamica dell’Iran, che sono considerati una chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite e dei principi fondamentali del diritto internazionale, e le cui pericolose conseguenze minacciano seriamente la pace e la sicurezza regionale e internazionale».

L’attacco all’impianto nucleare di Natanz

La missione permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite ha confermato che uno dei principali obiettivi degli attacchi israeliani era l’impianto nucleare di Natanz, che è sotto la piena supervisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea). «Gli attacchi a tali impianti non solo rappresentano una minaccia diretta per la vita dei civili iraniani, ma anche il rischio di una catastrofe massiccia e irreparabile nella regione», continua la lettera. «Un attacco deliberato alle strutture di salvaguardia – aggiunge Iravani – è una chiara violazione della Convenzione sulla protezione fisica del materiale nucleare, nonché degli obblighi legali della Repubblica islamica dell’Iran ai sensi dell’Accordo di salvaguardia globale».

Foto copertina: EPA/ANSA | L’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran

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