Vertice Nato, Trump e il lungo colloquio, a cena, con Meloni. Rutte lo coccola: «Spese militari al 5%, successo storico»


La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente degli Usa Donald Trump, seduti l’uno a fianco all’altro alla cena dei leader della Nato presso il Palazzo Reale di L’Aja. Queste le immagini, secondo quanto apprende Ansa, del lungo colloquio tra i due leader. Sul tavolo i principali dossier internazionali, a partire dai recenti sviluppi in Medio Oriente. Al ricevimento al palazzo Huis ten Bosch erano presenti anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i rappresentanti dei quattro partner indo-pacifici e i vertici dell’Unione Europea. Meloni ha partecipato all’evento, sedendo al tavolo con Sua Maestà il Re Guglielmo Alessandro, il Segretario Generale della Nato Mark Rutte, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, e il Presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel.

Cosa ci si aspetta dal vertice Nato
Si è aperto martedì 24 giugno all’Aja il vertice della Nato, con una fitta agenda di incontri politici e internazionali. Nel primo pomeriggio era prevista una sessione dedicata all’industria della difesa, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Previsto anche un incontro trilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, organizzato dal premier olandese Mark Rutte, padrone di casa del summit. L’appuntamento clou della giornata è atteso per la sera, con l’arrivo di Donald Trump intorno alle 18, in tempo per la cena ufficiale offerta dai reali dei Paesi Bassi ai 32 Paesi alleati. Nella mattinata di domani, mercoledì 25 giugno, è invece in programma la sessione plenaria: a margine degli incontri dovrebbe svolgersi anche un bilaterale tra il presidente Usa e l’omologo ucraino.
Trump contro la Spagna per la spesa dedicata alla difesa
In viaggio verso l’Aja, a bordo dell’Air Force One, Trump ha già espresso critiche dirette alla Spagna, rea di essersi chiamata fuori dall’aumento delle spesa per la difesa sino al 5% del Pil che dovrebbe essere concordato nella dichiarazione finale. «C’è un problema con la Spagna: non è d’accordo. È molto ingiusto nei confronti degli altri Paesi», ha detto. Il presidente Usa ha ricordato di aver chiesto agli alleati un aumento delle spese militari al 4 o al 5 per cento, e ha aggiunto: «Credo che oggi voteranno questo. Lo alzeranno al 5 per cento. Va bene, darà loro molto più forza». La portavoce del governo spagnolo, Pilar Alegría, ha tuttavia confermato che Madrid si ritiene soddisfatta dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi con la Nato e ha sottolineato che «esiste una comunicazione ufficiale» che chiarisce come il Paese iberico «non si impegni ad aumentare la spesa al 5%». In merito alle dichiarazioni del segretario generale Mark Rutte, secondo cui «la Spagna non ha deroghe» rispetto all’obiettivo del 5%, la ministra ha risposto: «Quella è una sua opinione. La Spagna ha una posizione sovrana». E ha confermato che il negoziato ha portato a una modifica della dichiarazione finale che sarà adottata al termine del vertice.
Il presidente Usa frena sul termine “aggressione” riferito alla Russia
Interpellato dai giornalisti a bordo dell’aereo presidenziale, Trump ha poi risposto con cautela alla domanda se sia favorevole all’inserimento del termine “aggressione” riferito alla Russia nella dichiarazione finale del vertice. «Dovrò dargli un’occhiata», ha detto. «Ma, sapete, – ha proseguito il presidente Usa – mi piacerebbe vedere un accordo con la Russia. Come sapete, Vladimir (Putin, ndr) mi ha chiamato. Mi ha chiesto: “Posso aiutarti con l’Iran?”. Gli ho detto: “No, non ho bisogno di aiuto con l’Iran. Ho bisogno di aiuto con te”. E spero che riusciremo a raggiungere un accordo con la Russia. È un peccato che la settimana scorsa siano morti 6000 soldati. La settimana scorsa sono morti altri 6500 soldati».
Trump pubblica un messaggio (privato) con Rutte
Il presidente americano ha poi pubblicato su Truth un messaggio privato inviatogli oggi da Mark Rutte in cui il segretario generale della Nato gli apre le braccia in vista del suo sbarco in Europa, facendogli fin d’ora i complimenti per il «grande successo» che si profila al vertice dell’Aja. «L’Europa pagherà il suo contributo in modo consistente, come è giusto che sia, e sarà una tua vittoria», si legge. «Otterrai qualcosa che nessun altro presidente americano è riuscito a fare in decenni. Non è stato facile ma siamo riusciti a far sì che tutti si impegnino a raggiungere il 5%».
Foto copertina: ANSA / EPA/FRANCIS CHUNG