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L’America si blinda dopo l’attacco di Trump contro l’Iran, rafforzate le misure di sicurezza per il rischio attentati. Massima allerta in Italia: «Vigilati 29mila obiettivi»

22 Giugno 2025 - 21:42 Alba Romano
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Le misure di sicurezza restano ai massimi livelli intorno agli obiettivi sensibili, sedi diplomatiche, basi militari e luoghi simbolici dei Paesi coinvolti nel conflitto, sia negli Stati Uniti che in Italia

Dopo l’attacco statunitense condotto nella notte contro i siti nucleari in Iran, negli Usa cresce la tensione per possibili ritorsioni da parte del regime iraniano o di gruppi a esso affiliati. Le autorità federali hanno rafforzato le misure di sicurezza su tutto il territorio nazionale, dichiarando uno stato di massimo allerta. «Le nostre risorse sono pienamente impegnate. Rimaniamo vigili: Dio benedica l’America e tutti coloro che la difendono», ha scritto su X il vice capo dell’Fbi, Dan Bongino. Anche la segretaria alla Sicurezza interna, Kristi Noem, ha dichiarato che il Dipartimento sta lavorando «senza sosta per difendere la patria: ogni potenziale minaccia sarà gestita con la massima serietà». Le autorità federali e i leader di diversi importanti Stati e città, da New York a Los Angeles e Washington D.C., stanno rafforzando le misure di sicurezza e monitorando potenziali minacce. Restano di massima allerta le misure intorno agli obiettivi sensibili, le sedi diplomatiche e i luoghi rappresentativi dei Paesi coinvolti nella guerra in Medio Oriente. Il livello, quello più alto, era stato innalzato già dell’inizio del conflitto.

Massima allerta anche in Italia

Anche in Italia è scattato un livello di massima allerta nelle basi militari americane presenti sul territorio nazionale, da Aviano a Sigonella. Sono stati rafforzati tutti i dispositivi di sicurezza per tutelare il personale militare. A parlare della situazione è stato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato dal TG5: «Se ci sono rischi per l’Italia? Non abbiamo segnali diretti perché l’Iran ha sempre visto l’Italia come un Paese non tra i più ostili anche se abbiamo sempre condannato la costruzione dell’arma atomica. Ma i rischi ci sono perché ci sono presenze americane e israeliane», ha dichiarato. A Roma, inoltre, le ambasciate israeliane sono state chiuse, mentre la sorveglianza è stata intensificata nei luoghi di culto ebraici e per quelli americani. «La nostra intelligence e le forze dell’ordine sono in allerta massima per evitare che ci siano attacchi che possano colpire obiettivi israeliani, americani o anche italiani», ha concluso. Nel frattempo, al ministero dell’Interno sono state convocate due importanti riunioni per la giornata di oggi. Alle 12 si è tenuta una seduta del CASA (Comitato di analisi strategica antiterrorismo), mentre alle 16 è cominciata la riunione del CNOSP (Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica), presieduta dal ministro Matteo Piantedosi con la partecipazione dei vertici delle forze di polizia e dell’intelligence.

Potenziate misure antiterrorismo: «Vigilati 29mila obiettivi»

In Italia sono state potenziate le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna con particolare attenzione alle misure di contrasto del terrorismo. Oltre 29.000 obiettivi sensibili sono stati sottoposti a vigilanza, tra questi oltre 10.000 sono infrastrutture critiche e circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani. È quanto emerso dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo e dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduti dal ministro Piantedosi a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine, delle agenzie di intelligence e delle strutturre della cyber sicurezza.

Foto copertina: ANSA / ANGELO CARCONI

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