Caso Prisma, Agnelli, Nedved e Paratici chiedono il patteggiamento nell’inchiesta sulle plusvalenze Juve


Svolta nel caso Prisma, il caso sulle presunte plusvalenze che due anni fa scatenò un vero e proprio terremoto alla Juventus, costando alla squadra 15 punti di penalizzazione e portando sino all’addio di Andrea Agnelli e dei suoi fidati Padel Nedved e Maurizio Arrivabene. Gli ex vertici della società bianconera hanno infatti chiesto il patteggiamento. Le richieste, stando a quanto riporta Ansa, vanno dagli 11 mesi mesi fino a 1 anno e 9 mesi e riguarderebbero proprio Agnelli, il suo ex vice Nedved e Fabio Paratici. Tutte pene che sarebbero sospese. Per l’ex amministratore delegato Arrivabene, che era stato inibito per due anni dalla Corte federale d’Appello della Figc, i pm hanno chiesto invece il non luogo a procedere di fronte al gup di Roma. La decisione definitiva è attesa il prossimo 22 settembre.
Le richieste di patteggiamento e il risarcimento
Manipolazione del mercato, false comunicazioni delle società quotate, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, ostacolo agli organi di vigilanza: questi i reati che la procura di Roma contesta agli ex dirigenti, protagonisti delle manove stipendi. Al momento, come riporta La Gazzetta dello Sport, le richieste di patteggiamento sarebbero di 1 anno e 9 mesi per Andrea Agnelli, per Pavel Nedved 1 anno e 2 mesi e di 1 anno e 6 mesi per Cesare Gabasio e Fabio Paratici. Undici mesi, invece, di condanna per il Chief financial officer juventino Stefano Cerrato. I vertici della Juventus dei record si sarebbero anche resi disponibili a risarcire il danno alla Consob e alle quasi 200 parti civili che si sono costituite nel corso del procedimento.
Le plusvalenze Orsolini e Mandragora e quelle opzioni di riacquisto taciute
Al centro dell’inchiesta Prisma il sistema di compravendita di giocatori, che i dirigenti di allora avevano impostato. In particolare, sotto la lente degli inquirenti erano finite le operazioni di mercato per Rolando Mandragora con l’Udinese, Mehdi Demiral e Hamed Traoré con il Sassuolo, Emil Audero con la Sampdoria, Alberto Cerri con il Cagliari e Riccardo Orsolini con il Bologna. Tutte sarebbero infatti state accompagnate da side letters, mai depositate in Lega calcio, che riportavano in maniera ufficiosa opzioni di riacquisto.