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Sondaggio Ipsos: Pd e M5s in picchiata, Salvini e Meloni volano: così il governo gongola – I dati

28 Giugno 2025 - 09:53 Alba Romano
meloni salvini sondaggio ipsos
meloni salvini sondaggio ipsos
Secondo la ricerca in crescita anche il gradimento per il governo e per la premier. Cresce anche Forza Italia, il Terzo polo rimane stabile

Un mese in politica è un’eternità. Lo sanno bene Pd e Movimento 5 Stelle, che dal 29 maggio al 26 giugno sono precipitati nelle intenzioni di voto lasciando ampio spazio alla maggioranza di governo di consolidarsi e anzi allungare. È il nuovo sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera a fotografare una situazione che, sebbene senza sconvolgimenti imprevedibili, è ben diversa rispetto a trenta giorni fa. Guerra in Iran, tensioni internazionali, riarmo, referendum caduti nel vuoto: tutti argomenti di dibattito e di scontro politico che avrebbero fatto il gioco del centrodestra.

La crescita del centrodestra: tutti in positivo e cresce il gradimento per la premier

Fratelli d’Italia, infatti, non solo si conferma il primo partito del Paese ma anzi guadagna quasi un punto percentuale andando ad assestarsi al 28,2%, cifra mai neanche sfiorata quest’anno. In netta crescita anche Forza Italia, che raggiunge quota 8,4% e riavvicina l’exploit da 9,6% delle Europee 2024. Chi la fa davvero da padrone, però, è la Lega di Matteo Salvini. Nessuno schieramento politico ha guadagnato quanto il Carroccio (+1%), e così la formazione stacca gli alleati di FI e balza all’8,8%. In totale, un guadagno netto di +2,5% in sole quattro settimane. E sorride ancor di più perché nello stesso periodo di tempo, l’indice di gradimento per il governo e quello per la premier Giorgia Meloni sono aumentati rispettivamente dal 40% al 43% e dal 42% al 45%. Una vittoria a tutto tondo.

Il crollo dell’opposizione: -2,4% tra Pd e M5S

Discorso diametralmente inverso per l’opposizione, che forse pagano lo scotto delle lacerazioni interne causate dalle manifestazioni contro il riarmo europeo e della sonora sconfitta alle urne del referendum. Il Partito democratico, che rimane saldamente il secondo partito italiano, perde quasi l’1% e si colloca al 21,4% nonostante gli ottimi risultati raggiunti nelle ultime elezioni ammministrative. Il Movimento 5 Stelle registra invece un crollo verticale del -1,3%, tanto da costringere la formazione di Giuseppe Conte a guardarsi alle spalle. Tutte le altre forze politiche rimangono pressoché stabili, con Alleanza Verdi-Sinistra che cresce di una frazione di punto e raggiunge il 6% mentre Azione e Italia Viva rimangono piantate sul 3% e 2%.

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