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Da Sinner e Bocelli a Cuccarini e Riki, i featuring più improbabili dell’estate 2025

13 Luglio 2025 - 16:00 Gabriele Fazio
Tutti fanno featuring con tutti, la musica trattata come calciomercato. Ma quest'anno la situazione sembra davvero essere sfuggita di mano

«Il troppo stroppia», questo noto proverbio che indica le controindicazioni quando si eccede con qualsiasi cosa, in qualsiasi ambito, calza a pennello per lo specifico argomento: i featuring nella musica italiana. Nel nuovo mercato discografico fluido sono ormai diventati una prassi, specie grazie al successo commerciale del rap, cui pratica della collaborazione si applica da sempre. Una volta si chiamavano duetti e rappresentavano una rarità, una chicca, un vero e proprio incontro artistico, oggi questa stessa definizione vale per pochissime opere, nella maggior parte dei casi non avviene nemmeno un incontro, si manda un audio e il gioco è fatto o, più comunemente, si tratta di un elementare trick discografico: i tuoi stream più i miei stream fanno tanti stream, che è ormai la moneta corrente della musica contemporanea. Spesso i featuring si pagano, spesso profumatamente, lo ha dichiarato a GQ anche il rapper Guè, una cintura nera di featuring, 27 solo dal primo di gennaio del 2025 ad oggi: «È un gioiello che tutti desiderano, è un po’ come una Birkin, un orologio, alcuni sanno che lo devono pagare e son contenti». Un concetto più industriale che artistico e che in estate praticamente esplode. Tutti fanno featuring con tutti, la musica trattata come calciomercato. Certo è che quest’anno la situazione sembra davvero essere sfuggita di mano.

Il featuring di Sinner e Bocelli

Quella dei featuring oggi è una bolla talmente forzata che basta un niente affinché esploda, un fiume che si trova il corso interrotto e sospinto dalla propria abbondanza, inevitabilmente, scava. Ecco, l’impressione questa estate è che, esaurita ogni singola combinazione di feat, si sia lavorato, e tanto, di fantasia. Non esistendo più una vera e propria stagionalità musicale, ci siamo limitati a mettere da parte una serie di proposte del mercato discografico a partire da marzo, dai primi soli, quando, timidamente o meno, si tentano i primi tormentoni, le nuove uscite cominciano ad essere permeate di una sospetta leggerezza. Per intenderci, quel periodo in cui le chitarre elettriche distorte diventano ukulele, il rap diventa reggaeton e i testi sopraffatti di immagini legate a mare, sole, cuore e amore. Bisogna ammetterlo: la fantasia di certo non è mancata, spesso ha trionfalmente superato quella linea che la separa dalla pura spregiudicatezza. Solo con questo termine riusciamo a darci una spiegazione circa la volontà di Andrea Bocelli di convocare in sala di registrazione Jannik Sinner per la non brillantissima Polvere e gloria. No, non è un omonimo, parliamo proprio del più forte tennista italiano di sempre, attuale numero 1 della classifica mondiale, che stiracchia un parlato all’interno del brano, in inglese, con la verve di uno Stefano Rapone con la febbre a 40.

Lorella Cuccarini e Sabrina Salerno

Chiunque sia nato tra gli anni ’70 e ’80 non potrà non essere affezionato a La notte vola, una hit stratosferica cantata da Lorella Cuccarini, forse la regina delle soubrette dell’era d’oro della tv italiana. Cuccarini, oggi coach nella scuola di Amici di Maria De Filippi, nasce e cresce ballerina, quel brano era stato composto come sigla del varietà Odiens ma era talmente azzeccata da ricordare i tempi delle sigle di Raffaella Carrà e diventando un grande classico della musica pop italiana. Oggi Riki, un ex Amici, la riporta nella discografia con Cha Cha Cha Twist!, una sorta di tormentone dal sapore retrò molto intrigante. Una delle conduttrici di Odiens, manco a farlo apposta, era Sabrina Salerno, che ha avuto nobili trascorsi musicali nella sua vita, basti ricordare l’iconica Boys e Siamo donne, uno dei primissimi dichiarati manifesti femministi della musica italiana. Anche lei questa estate torna al fianco del dj, produttore e cantante Ludwig, il brano si intitola Bollente e diciamo che non è un capolavoro imperdibile. È invece il brano Marylin a trasportarci in una realtà parallela che non avremmo mai voluto conoscere, ad interpretarlo è Francesca Cipriani, per chi non avesse dimestichezza con i palinsesti televisivi degli ultimi 15 anni, un personaggio proveniente dal vivaio dei reality (Grande Fratello, La Pupa e il Secchione). Partner in crime Alessandro Rossi Dj, un imprenditore di Cesenatico che è anche marito della nostra. L’ascolto è sentitamente sconsigliato.

Da Tommy Cash a Manu Chao

Anche dando uno sguardo al mondo della pura discografia si possono scorgere dei featuring perlomeno inaspettati. Quello tra Alfa e Manu Chao per esempio, insieme hanno rispolverato quel grande classico di Me Gustas Tu, tradotto in italiano in versione talmente convincente che si candida ad essere il brano dell’estate, guardando tutti dall’alto in tutte le classifiche specializzate. Nemmeno il duetto tra Tommy Cash e Tony Effe era atteso da pubblico e addetti ai lavori. Il cantante estone, autore della hit Espresso Macchiato, simpatica parodia dell’italiano medio che ha fatto infuriare mezza politica italiana, poco prima dell’Eurovision Song Contest, in piena campagna elettorale per imporsi nella competizione canora europea, ha pensato bene di pubblicarne una versione con il più popolare dei personaggi italiani del momento, Tony Effe appunto. Scelta sbagliata, da quella sconsiderata scelta di partecipare al Festival di Sanremo con un brano in stile Califano, fino all’esibizione al Circo Massimo dinanzi svariate decine di metri quadrati di telo per coprire i buchi in platea, il trapper di Rione Monti non ne azzecca una, infatti trattasi di flop. Un altro featuring che attira la nostra attenzione è quello tra l’ex neomelodico catanese Niko Pandetta e Baby Gang. Il brano si intitola Minorile, cruda analisi dell’infanzia difficile dei due ragazzi che non colpisce solo perché musicalmente abbastanza scadente, ma soprattutto perché Pandetta il 30 maggio del 2025, quando il brano finisce sulle piattaforme, si trova dietro le sbarre, condannato in via definitiva per evasione e traffico di stupefacenti.

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