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Gaza, anche l’Italia lancerà aiuti umanitari dal cielo. L’inviato Usa Witkoff nella Striscia: «Riferirò a Trump» – Il video

01 Agosto 2025 - 18:03 Ugo Milano
Witkoff Usa Gaza
Witkoff Usa Gaza
La svolta del governo annunciata da Crosetto: l'operazione partirà già nelle prossime ore. Macron: «Israele apra tutti i varchi di accesso»

Anche l’Italia ha dato il via libera a una missione di lancio di aiuti umanitari all’interno della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere Guido Crosetto, ministro della Difesa, specificando che l’operazione “Solidarity Path 2” partirà già tra stasera e domani: «Non possiamo restare indifferenti davanti alla sofferenza di civili innocenti». Il governo di Giorgia Meloni si allinea così alle iniziative intraprese da diversi altri Paesi partner, tra cui Francia, Germania e Regno Unito per paracadutare alimenti e beni di prima necessità nell’enclave palestinese, dopo il via libera dato da Israele. A condividere il filmato di una di queste operazioni eseguite nelle ultime ore è stato lo stesso presidente francese Emmanuel Macron. Chiarendo però che questo non è sufficiente di fronte al disastro umanitario di Gaza: «I lanci aerei non bastano. È necessario che Israele garantisca pieno accesso alla Striscia per rispondere al rischio di carestia».

Il piano italiano di aiuti a Gaza

Quella dell’Italia sarà un’operazione complessa, che vedrà la collaborazione tra Esercito, Aeronautica e le forze del Regno di Giordania. Già nelle prossime ore dovrebbero partire i primi velivoli, una prima operazione che avrà il compito di compiere tutte le attività in preparazione dell’arrivo effettivo degli aiuti previsto dal 9 agosto. Così, ha detto Guido Crosetto, anche la “Solidarity Path 2” si aggiungerebbe alla lista delle numerose operazioni che Roma ha organizzato per andare in aiuto della popolazione palestinese: dalle cure mediche offerte sulla nave ospedale Vulcano al ponte aereo per la distribuzione di beni alimentari e medicinali fino al trasporto in Italia su voli appositi di bambini gravemente malati e feriti. Un nuovo aereo dovrebbe decollare nei prossimi giorni.

L’inviato Usa Witkoff entra a Gaza

Sulla questione umanitaria un occhio pare tenerlo lo stesso Donald Trump. In una breve intervista concessa ad Axios, il presidente Usa ha sostenuto di star lavorando a un piano: «Vogliamo aiutare la gente. Vogliamo aiutarla a vivere. Vogliamo che la gente si nutra. Doveva accadere molto tempo fa». Ad andare in avanscoperta per lui dentro la Striscia, dopo aver fatto tappa in Israele, è stato il suo inviato speciale Steve Witkoff, che ha fatto visita proprio ad alcuni dei centri di distribuzione degli aiuti gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation: «Abbiamo trascorso cinque ore a Gaza, analizzando attentamente i fatti sul campo e valutando le condizioni», ha scritto su X. «Lo scopo della visita era quello di fornire al presidente Trump una chiara comprensione della situazione umanitaria e contribuire a elaborare un piano per fornire cibo e aiuti medici alla popolazione di Gaza».

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