La lettera di Melania Trump consegnata a Putin, la mossa a sorpresa sull’Ucraina della first lady al vertice in Alaska


Donald Trump ha portato con sé al summit di Alaska una lettera di Melania Trump indirizzata a Vladimir Putin sulla «piaga dei bambini in Ucraina e Russia». La rivelazione arriva dalla agenzia Reuters, che cita due fonti della Casa Bianca presenti durante l’incontro di Anchorage. La first lady, originaria della Slovenia, viene raccontata dai media americani come molto attiva nel persuadere il presidente Usa a trovare un accordo di pace sull’Ucraina. E in particolare sarebbe particolarmente coinvolta sul tema dei rapimenti di bambini durante l’invasione russa in Ucraina, dettaglio citato nella lettera secondo le fonti di Reuters. Un tema su cui è impegnato il Vaticano sin dall’inizio del conflitto, con le diverse missioni del cardinale Matteo Zuppi.
I numeri sui bambini ucraini deportati in Russia
Le cifre sui minori deportati dall’Ucraina variano a seconda delle fonti, ma tutte dipingono un quadro allarmante. Il governo di Kiev ha calcolato quasi 20mila bambini portati via a forza, mentre lo Humanitarian Research Lab dell’Università di Yale eleva la stima fino a 35mila minori, smistati in almeno 57 strutture: 43 in Russia e nei territori occupati, 13 in Bielorussia. La Corte europea dei diritti dell’uomo aveva già documentato 7.890 minori deportati nei primi otto mesi di guerra.
La strategia del «lavaggio ideologico»
Secondo The Insider, il Cremlino ha stanziato l’equivalente di 825 milioni di dollari per quella che viene definita «educazione patriottica». L’Istituto per lo Studio della Guerra (Isw) non usa mezzi termini nello spiegare i motivi che spingono i russi a deportare bambini ucraini nel proprio Paese. Tutto questo rientra in una strategia di russificazione forzata, che passa attraverso strumenti tanto comuni per i bambini quanto efficaci. Il «lavaggio ideologico» si realizza attraverso libri di scuola riscritti, attività extracurricolari orientate, campi estivi a tema patriottico.