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Marah Abu Zuhri, i fatti sulla morte della giovane palestinese arrivata in Italia da Gaza

18 Agosto 2025 - 23:29 David Puente
Il referto diffuso online era preliminare e non costituiva una diagnosi definitiva di leucemia

Marah Abu Zuhri aveva 20 anni ed era arrivata a Pisa con un volo militare italiano, nell’ambito dell’operazione umanitaria che porta in Italia pazienti palestinesi dalla Striscia di Gaza. La giovane è morta il 15 agosto 2025, e da allora si è acceso un dibattito sulla causa del decesso. Fin dal suo arrivo si era parlato di grave debilitazione, mentre da fonti israeliane si è diffusa la tesi di una leucemia acuta, basata su un referto preliminare dell’ospedale di Khan Younis.

Per chi ha fretta

  • A Gaza un referto preliminare ipotizzava una leucemia acuta, chiedendo test più specifici.
  • Alcuni test eseguiti a Pisa avevano dato esito negativo sulla leucemia.
  • I medici italiani hanno parlato di un quadro di deperimento, riscontrando una condizione di estrema debilitazione, con parametri alterati e proteine molto basse.
  • La causa immediata del decesso è stata una crisi respiratoria acuta con arresto cardiaco.
  • Senza autopsia, “bloccata” dalla famiglia della giovane, non è possibile stabilire se la malnutrizione fosse la causa principale o se vi fosse un’altra patologia non diagnosticata.

Analisi

Nei giorni successivi al decesso, canali e account israeliani hanno sostenuto che Marah Abu Zuhri fosse morta di leucemia, pubblicando un referto medico attribuito all’ospedale Naser Hospital (Khan Younis), datato 9 agosto 2025. Questa narrazione punta a ridimensionare l’ipotesi di una morte dovuta alla malnutrizione o alle condizioni sanitarie precarie nella Striscia, ma tale documento andrebbe letto per intero.

Infatti, bisogna precisare che il referto riportava la presenza di molte cellule promielocitiche «in keeping with acute promyelocytic leukemia», ma nello stesso veniva richiesto di eseguire urgentemente analisi citofluorimetriche e citogenetiche. Si può parlare, dunque, di un’ipotesi e non di una diagnosi confermata.

Come ha reagito la stampa internazionale dopo la diffusione del referto

Il ministro degli Esteri israeliano Oren Marmorstein aveva rilanciato il referto medico in risposta a un post su X della BBC che riportava la dichiarazione: «Donna di Gaza trasferita in Italia muore di malnutrizione». Quel post è stato successivamente rimosso dalla BBC (archiviato qui).

L’articolo originale è stato poi modificato, con una nota in calce: «Chiarimento del 18 agosto: il titolo di questo articolo riportava inizialmente che Marah Abu Zuhri era morta di malnutrizione, con l’introduzione che specificava come avesse subito un arresto cardiaco ed era morta venerdì. Il titolo è stato modificato per rimuovere il riferimento alla malnutrizione come causa del decesso, nell’ambito di quello che l’ospedale ha descritto come “un quadro clinico molto complesso”».

Le dichiarazioni dell’ospedale di Pisa

La professoressa Sara Galimberti, direttrice dell’Ematologia del Santa Chiara di Pisa, ha spiegato che l’ipotesi iniziale di leucemia acuta, formulata a Gaza, è stata esclusa dai test citofluorimetrici molecolari eseguiti a Pisa. Per questo motivo la terapia specifica, inizialmente disposta dalle informazioni al momento note, era stata subito sospesa. La primaria ha descritto invece una paziente «estremamente defedata», in condizioni di completo allettamento nonostante la giovane età, con parametri alterati e livelli proteici molto bassi. Per questo motivo i medici dell’ospedale pisano avevano avviato un supporto nutrizionale ipercalorico e trasfusionale, oltre a ulteriori accertamenti clinici necessari.

Secondo la ricostruzione dei sanitari, il decesso è avvenuto nel pomeriggio del 15 agosto a causa di una crisi respiratoria acuta che ha portato rapidamente ad arresto cardiaco.

Di seguito, la trascrizione dell’intervista riportata da Il Tirreno in data 16 agosto 2025:

Allora, la ragazza è arrivata con l’ipotesi di una leucemia acuta, presumibilmente promielocitica, che è una leucemia acuta molto grave, che per fortuna al momento non abbiamo dimostrato che avesse. Subito abbiamo fatto l’ossicio di sangue periferico, le cellule cattive non sono state documentate, abbiamo per quella notte iniziato subito la terapia ad hoc che poi abbiamo sospeso quando abbiamo avuto i test citofluorimetrici molecolari, dei test specifici per la malattia. Quindi questa è la notizia positiva. La notizia negativa è che la paziente era estremamente defedata, quindi in condizioni di completo allettamento pur avendo 19 anni. Questa è una storia che sicuramente non è una storia di due giorni fa, ma è una storia più lunga di una malattia probabilmente sottostante mai diagnosticata. L’ipotesi era la leucemia promielocitica che non abbiamo documentato. La ragazza era in condizioni estremamente defedate, con alterazioni di vari parametri coagulativi, proteine basse. Abbiamo subito fatto una consulenza anche dal punto di vista nutrizionale, quindi cominciato una nutrizione ipercalorica ad hoc e abbiamo poi iniziato tutti i procedimenti che servono per fare una diagnostica. Noi eravamo ovviamente improntati sulla diagnostica ematologica, per fortuna non è stata accreditata questa ipotesi e quindi ci siamo occupati della paziente, facendo gli esami, il supporto trasfusionale e tutto ciò che dovevamo fare da questo punto di vista. Allora nel giro di dieci minuti, ieri pomeriggio verso le 14.45 circa, aveva parametri normali. Le colleghe sono poi ripassate nella camera circa un quarto d’ora dopo, hanno ripreso i parametri e hanno visto che la saturazione dell’ossigeno era peggiorata. Hanno immediatamente chiamato il medico di guardia che ha allertato il rescue team. La rianimatrice è venuta, ha subito fatto quello che doveva fare, addirittura l’ha intubata ed è andata in arresto cardiaco. Quindi una crisi respiratoria acuta, insufficienza respiratoria acuta ed arresto cardiaco: questa è la vera causa del decesso che è avvenuto in pochissimi minuti

Ecco, invece, quanto riportato da Il Corriere Fiorentino in data 17 agosto 2025:

«Marah era arrivata nel reparto di Ematologia alle 2.40 del 14 agosto con un’ipotesi diagnostica di leucemia — spiega la primaria, la professoressa Sara Galimberti — Ma i primi due test che abbiamo fatto in tempo a fare hanno dato esito negativo. Dopodiché presentava proteine basse e un quadro di deperimento che io non posso stabilire se fosse dovuto alla malnutrizione o a una malattia che non abbiamo potuto scoprire. Perché poi lei ha avuto questo arresto, non c’è stato niente da fare per salvarla, e la mamma, sia per ragioni religiose, sia perché il suo strazio era troppo, ci ha chiesto di non fare l’autopsia».

L’assenza di autopsia

La professoressa Sara Galimberti ha precisato di non poter stabilire se le condizioni di Marah fossero dovute a malnutrizione o a una malattia che non era stato possibile diagnosticare nei tempi a disposizione.

La famiglia ha chiesto di non eseguire l’autopsia per ragioni religiose e di dolore personale. Questo impedisce di chiarire in maniera definitiva se il decesso fosse esclusivamente causato dalla malnutrizione, da una malattia diversa dalla leucemia o da una combinazione di fattori.

Conclusioni

La ricostruzione che attribuisce la morte di Marah Abu Zuhri alla leucemia non è supportata dagli esami condotti in Italia, che hanno escluso quella diagnosi. È invece certo che la giovane si trovasse in condizioni gravi e che sia deceduta per una crisi respiratoria acuta con arresto cardiaco. Non avendo effettuato l’autopsia, non è possibile stabilire con certezza se la malnutrizione fosse la causa principale o se vi fosse una patologia non diagnosticata. Di fatto, però, l’ospedale di Pisa ha smentito la tesi israeliana della leucemia come causa del decesso, precisando che a Gaza si trattava solo di un sospetto clinico non confermato.

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