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Biennale di Venezia, appello di attori e registi: ritirare l’invito a Gal Gadot e Gerard Butler per il loro sostegno a Israele. «Non sono mai stati invitati»

25 Agosto 2025 - 13:56 Ugo Milano
biennale venezia appello pro pal butler gadot
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Il collettivo Venice4Palestine chiede alla Mostra del Cinema di aprire il red carpet a testimonianze palestinesi e di interrompere partnership con organizzazioni vicine al governo israeliano; oltre 1.500 firme raccolte tra personalità del cinema italiano e internazionale

Un gruppo di attori, registi e attivisti ha chiesto alla Biennale di Venezia di ritirare l’invito a Gal Gadot e Gerard Butler alla Mostra del cinema 2025. Il motivo? Il loro sostegno pubblico alla politica di Israele su Gaza. L’appello arriva dal collettivo Venice4Palestine (V4P). È delle ultime ore, però, la notizia che l’attrice non sarà presente sul red carpet. L’attrice israeliana protagonista accanto a Gerard Butler nel film The Hand of Dante, diretto da Julian Schnabel e presentato fuori concorso, ha scelto di non prendere parte alla Mostra. In realtà – anche prima della diffusione della nota – nessuno dei due attori aveva mai dato conferma della sua partecipazione alla kermesse. Nella lettera diffusa dall’organizzazione si chiedeva anche di dare spazio a una delegazione di artisti palestinesi sul red carpet, con la bandiera della Palestina

Gli artisti firmatari del documento

Il documento fa seguito a un primo appello firmato da circa 1.500 personalità del cinema italiano e internazionale. Tra i firmatari ci sono Ken Loach, Jasmine Trinca, Carlo Verdone, Marco Bellocchio, Laura Morante, Abel Ferrara, Alba e Alice Rohrwacher, Toni e Peppe Servillo, Matteo Garrone, Valeria Golino, Mario Martone, Céline Sciamma, Audrey Diwan, Charles Dance, Fiorella Mannoia e Paola Turci. La Biennale aveva replicato sottolineando il ruolo della Mostra del Cinema come «luogo di confronto aperto e sensibile», come riportato, tra gli altri, dal Corriere, e richiamando le dichiarazioni del presidente Pietrangelo Buttafuoco e del direttore artistico Alberto Barbera. Venivano citati anche eventi passati come la Biennale Architettura 2025, la Biennale Arte 2024 e la lectio magistralis di Luciano Violante.

L’allontanamento auspicato di Gadot e Butler

Per V4P, però, la risposta è insufficiente. Secondo i firmatari, la Biennale non menziona né la Palestina né il genocidio in corso. Criticano anche il riconoscimento dato a Gadot e Butler, protagonisti del film fuori concorso The Hand of Dante, accusati di sostenere ideologicamente e materialmente la politica israeliana. In realtà nessuno dei due attori aveva mai confermato la propria partecipazione al festival. Anzi, Gadot ha confermato che non ci sarà. Per di più, nella lettera c’è anche la richiesta per cui la cerimonia d’apertura dia spazio a testimonianze dirette di artisti palestinesi. Esprime inoltre sostegno alla manifestazione «Stop al genocidio – Palestina libera», prevista per il 30 agosto al Lido, promossa da gruppi politici, collettivi, associazioni e dalla rete Artisti #NoBavaglio.

Esporsi con «azioni e posizioni chiare»

V4P ha chiesto infine alla Biennale di esporsi con «azioni e posizioni chiare» e di interrompere partnership con organizzazioni che sostengono il governo israeliano. I firmatari hanno sottolineato come la rapida adesione all’appello dimostri che il cinema italiano scelga di stare dalla parte del popolo palestinese.

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