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Paola Egonu racconta la ricetta del successo al Mondiale. E su Velasco: «Parla alla persona prima che all’atleta»

12 Settembre 2025 - 14:16 Davide Aldrigo
paola egonu pallavolo mondiale velasco
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In vacanza dalla famiglia a Manchester la tennista è ritornata sulla recente vittoria con la nazionale azzurra. Paola oggi si dice cresciuta, come singolo e in squadra: «Ora sappiamo come ottenere il massimo». Decisivo il rapporto con il ct Velasco

Fresca campionessa del mondo con la nazionale, la pallavolista azzurra Paola Egonu si sta godendo qualche giorno di meritato riposo a Manchester, dove vive il resto della famiglia. In un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato le emozioni degli ultimi giorni, i segreti della vittoria a Bangkok e il rapporto speciale con il tecnico Julio Velasco, capace di tirare fuori il meglio dalle sue giocatrici.

«I successi di oggi nascono dalle sconfitte di ieri»

Altro che finale: è l’ultimo punto nella sofferta semifinale contro il Brasile l’immagine rimasta più impressa nella mente e nel cuore di Paola Egonu. «Era una partita ricca di significati e tensione – spiega -, vista la sconfitta del 2022». Ma questa nazionale aveva tutto per vincere, a cominciare da una straordinaria coesione: «Lavoriamo insieme da 7 anni, siamo cresciute insieme». Una crescita di squadra ma anche individuale, che ha visto Paola Egonu dedicarsi di più al rapporto con le compagne: «Quest’anno, anche per l’ingresso nel gruppo di alcune giovani, era diverso. Volevo condividere del tempo con loro, rendere la loro esperienza più facile. Abbiamo giocato a burraco, guardato film insieme, condiviso». Il risultato è evidente: «Ora sappiamo come ottenere il massimo con ciò che abbiamo in quel momento. I successi di oggi nascono anche dalle sconfitte ieri: perdi, rifletti, impari».

Il rapporto con il tecnico Julio Velasco

A vegliare sul gruppo, come sempre, l’occhio esperto di Julio Velasco, alla guida della nazionale femminile dal gennaio 2024: «Ha messo ordine e ripartito le responsabilità». Ma guai a pensare che il suo apporto sia solo tattico. La sua miglior qualità è nella gestione del gruppo: «Ci parla tanto e sa come farlo con ognuna. Lui parla a Paola prima che a Egonu: so che posso aprirmi e che è in grado di capire le mie emozioni e tranquillizzarmi quando mi carico di troppe responsabilità», osserva la pallavolista. Che ora si dice pronta a indossare la fascia da capitana della sua società, la Numia Vero Volley Milano (già Pro Victoria): «Sento che è arrivato il momento. È molto importante per la mia crescita professionale e umana». 

L’impegno contro il razzismo

Fuori dal campo, Egonu non è certo una che si nasconde. Nel 2023, ospite del Festival di Sanremo, aveva pronunciato un monologo emozionante sul tema del razzismo. «Da piccola mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che ne parlasse», racconta oggi. «Non mi interessano le polemiche, a me preme poter essere un riferimento per chi vive quello che ho vissuto io». Anche su questa esposizione le idee sono molto chiare: «Fin quando potrò essere d’aiuto a qualcuno, continuerò a farlo». Intanto la campionessa si gode il tempo libero, qualcosa che le è riuscito con difficoltà negli anni. Paola che esordiva 10 anni fa in A1, dice lei, se la godeva di più. «Magari mi faccio dare qualche consiglio da lei», scherza. Il motto di oggi, invece, è da vera professionista: «Crederci sempre e lavorare sodo perché solo così si raggiungono grandi traguardi». Parola di Paola Egonu.

Foto copertina: EPA/RUNGROJ YONGRIT| Paola Egonu in azione contro la Polonia durante i quarti di finale dei Campionati mondiali di Pallavolo femminile a Bangkok, Thailand, 03 September 2025.

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