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Odifreddi risponde a Meloni: «No agli omicidi, ma chi di spada ferisce… Clima d’odio? È la Nato che prepara la guerra»

14 Settembre 2025 - 08:23 Alba Romano
meloni odifreddi
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Il matematico replica alle accuse della premier: «Non giustifico chi spara, ma giovani disadattati possono reagire male di fronte a certi personaggi»

Non ci sta, Piergiorgio Odifreddi a passare per «cattivo maestro». Il docente di matematica e noto intellettuale è finito nel mirino della premier Giorgia Meloni per alcune frasi pronunciate l’altra sera nel corso della trasmissione “In Onda” su La7 con riferimento all’omicidio negli Usa di Charlie Kirk. «Sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa», aveva detto Odifreddi. Dichiarazioni «disumane» per la premier, che le ha utilizzate per affondare il colpo contro le opposizioni: «Credo sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo minimizzare o giustificazionismo della violenza contro chi non la pensa come loro. È ora di dire chiaramente che queste tesi sono pericolose, impresentabili e antitetiche a qualsiasi embrione di democrazia». Eppure lui, Odifreddi, dice di non aver mai voluto giustificare atti violenti, tanto meno omicidi. Anche se il suo ragionamento lo difende e ribadisce. «Nella trasmissione non mi hanno fatto finire il ragionamento, ma non intendevo giustificare la violenza. Semplicemente credo che se uno predica la pace è più assurdo che venga ucciso, mentre chi dissemina odio e incita al riarmo si esponga maggiormente a ritorsioni. Questo non significa che io ne sia contento, come ha detto Meloni, o che lo trovi giusto. Le persone però non sono tutte uguali e non c’è nulla di male nel dirlo», spiega oggi il matematico a La Stampa.

La genesi della violenza e il

Odifreddi si presta senza problemi a rispondere ai “quesiti” postigli dalla premier dal palco della festa dell’Udc. Mette in chiaro che no, «non è mai legittimo sparare a nessuno, neppure a chi sostiene tesi estremiste», né che ci siano “classifiche” di persone cui è più o meno grave sparare. Eppure, ancora una volta precisa, «chi semina vento raccoglie tempesta o chi di spada ferisce di spada perisce. Ma non c’è nessuna giustificazione nel mio ragionamento». Però è chiaro che di fronte a personaggi che scaldano gli animi «qualcuno possa reagire male in date situazioni. Non certo io, e non lo approvo, ma la vita di un giovane disadattato può essere influenzata da stimoli negativi». E no, quarto e ultimo, non avrebbe senso pensare a pene più lievi per chi per chi spara ad esponenti di destra, magari provocatori: «Ma nemmeno a pene superiore come sembra proporre Salvini parlando di pena di morte, non prevista nel nostro ordinamento, solo per seguire Trump che l’ha subito invocata nel caso Kirk». Fine del battibecco con la premier, dunque? La sua attenzione, risponde Odifreddi a a Francesco Rigatelli, «non mi fa né piacere né dispiacere. Mi sembra una tempesta in un bicchier d’acqua, quasi imbarazzante da spiegare. Il suo discorso sarà stato scritto da un consigliere privo di idee migliori».

Il clima d’odio e le tentazioni di guerra dell’Occidente

Sta di fatto però che con Giorgia Meloni Odifreddi un dato di fondo la condivide: il fatto cioè che in Italia e non solo si respiri un clima d’odio. Anche se l’analisi sulla sua matrice pare diametralmente opposta. «È palpabile. Basta sentire i discorsi del segretario della Nato Rutte. L’Occidente è troppo ricco rispetto al resto del mondo. Una guerra mondiale sarà inevitabile se non ce ne rendiamo conto», spiega. Detto più chiaramente, «siamo al noi contro loro. L’Occidente contro i Brics. Il rischio è che prima che crescano troppo qualcuno metta in scena una guerra per fermarli». Ma come, non è proprio Vladimir Putin, punta di diamante dei Brics, a fare e minacciare altre guerre, mettendo in pericolo l’Europa? «Sono tre anni che c’è la guerra in Ucraina e si è capito che la sua potenza militare non è in grado di andare oltre. Al di là delle sue volontà, non è riuscito a prendere neanche Kiev», taglio corto Odifreddi.

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