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Il giallo del cliente italiano di Epstein, l’accusa delle vittime: «C’era anche il proprietario di un’azienda automobilistica»

18 Settembre 2025 - 16:35 Alba Romano
Epstein si è suicidato
Epstein si è suicidato
Nell'ultima interrogazione dell'ultraconservatore Thomas Massie al direttore dell'FBI Kash Patel viene menzionata la lista di 20 persone a cui Epstein avrebbe fornito le sue vittime. Non sono noti i loro nomi, ma solo le loro cariche

L’ombra dei misteriosi fascicoli di Jeffrey Epstein si allarga fino all’Italia. È il dettaglio che emerge dalle ultime testimonianze delle vittime del finanziere americano morto in carcere il 10 agosto 2019 e accusato di abusi sessuali e traffico internazionale di minori. Nei file che riporta un elenco di 20 “clienti”, comparirebbe anche il proprietario di una casa automobilistica italiana. I file risalgono a diversi anni fa, l’esatto periodo non è stato ancora indicato. E non sono ancora stati resi noti i nomi e i cognomi raccolti dall’FBI e protetti da segreto di Stato. A questi uomini il finanziere avrebbe fornito le vittime, per lo più ragazze minorenni.

L’interrogazione di Thomas Massie al direttore dell’FBI Kash Patel

Nell’ultima interrogazione portata avanti dal repubblicano ultraconservatore Thomas Massie – membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Kentucky – nei confronti del direttore dell’FBI Kash Patel, Massie ha portato in aula una nuova lista di nomi che potrebbero essere coinvolti nel caso Epstein. Tra loro anche «one owner of a car company in Italy», cioè il proprietario di una compagnia automobilistica italiana. Poi, la lista continua: «un mago, una rockstar, un noto ex politico, un produttore di Hollywood, un principe, un banchiere di spicco» e così via. «Sappiamo che queste persone esistono nei file dell’FBI, i file che voi controllate (rivolgendosi a Kash, ndr), non sappiano chi siano, ma l’FBI lo sa», specifica Massie e domanda: «Avete effettuato qualche indagine, su queste persone? E avete visionato questi documenti?»

La risposta del direttore dell’FBI Kash Patel: «Non abbiamo ricevuto alcun materiale nuovo»

«Ho chiesto ai miei agenti di riesaminare interamente gli Epstein files e portare all’evidenza qualsiasi informazione degna di nota, – ha risposto Kash Patel nel corso dell’interrogazione – ma non ho ricevuto alcun materiale nuovo». Secondo le numerose teorie del complotto che ruotano intorno al caso Epstein, la decisione dell’FBI di non rendere noti i nomi delle persone che ebbero a che fare con Jeffrey Epstein suggerirebbe un possibile coinvolgimento di Donald Trump. Dal canto suo, il tycoon ha sempre negato di conoscere il finanziere, anche se alcune prove di una loro possibile relazione amicale – o almeno di conoscenza – ci sarebbero.

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