Stop al gas russo dal 2017 e uso dei beni congelati per aiutare l’Ucraina: l’arma della Commissione europea nelle nuovi sanzioni a Mosca


La Commissione europea inizia ad alzare il tiro contro Mosca nel diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro il Cremlino. Tra i punti lo stop al gas russo in tutta Europa dal 1° gennaio 2027, multe ai Paesi terzi che acquistano petrolio russo, inclusa la Cina. Non solo, a questo si aggiunge anche il blocco alle 118 “navi-ombra” usate per aggirare le sanzioni e stop alle transazioni in criptovalute e ai colossi dell’energia Rosneft e Gazprom. Il pacchetto, che ottiene anche l’ok del presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrà essere approvato dal Consiglio. In questo caso, con l’eccezione dell’Ungheria, dovrebbe comunque passare senza problemi.
Ursula von der Leyen: «La Russia ha dimostrato tutto il suo disprezzo»
«Purtroppo, nell’ultimo mese – ha dichiarato Ursula von der Leyen – la Russia ha dimostrato tutto il suo disprezzo per la diplomazia e il diritto internazionale. Anche le minacce alla nostra Unione». La presidente della Commissione ha sottolineato che «l’economia di guerra russa è sostenuta dalle entrate derivanti dai combustibili fossili». «L’Europa è al fianco dell’Estonia di fronte all’ultima violazione del nostro spazio aereo da parte della Russia», ha scritto oggi sul proprio profilo X von der Leyen. «Risponderemo a ogni provocazione con determinazione, investendo nel rafforzamento del fianco orientale. Con l’intensificarsi delle minacce, aumenterà anche la nostra pressione», ha proseguito. «Invito i leader dell’UE ad approvare rapidamente il nostro 19° pacchetto di sanzioni», ha concluso von der Leyen.
L’aiuto con gli asset russi congelati per Kiev
Nel mentre l’Ue sta valutando un modo per sostenere l’Ucraina usando i beni russi ”congelati”. Un sistema che deve esser vagliato e approvato dalla Bce non senza perplessità. I titoli di Stato, obbligazioni, fondi, azioni russi e in scadenza dovrebbero convogliare nei nuovi eurobond, garantiti dagli Stati. In seguito, con le riparazioni di guerra all’Ucraina i beni congelati a Mosca, in saldo, verranno restituiti.