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Vittorio Sgarbi «non sta guarendo, sta molto peggio. Solo la sorella può salvarlo»

20 Ottobre 2025 - 06:22 Alessandro D’Amato
Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi
Barbara Hary, madre di Evelina, chiede di portarlo a Ro Ferrarese: «Non ce la fa»

Vittorio Sgarbi «sta male. Sta molto male. E non è vero che sta guarendo. Bisogna far subito qualcosa per salvarlo». Lo dice Barbara Hary, madre di Evelina. A La Stampa la donna spiega che sua figlia è angosciata per la vicenda. Mentre le foto pubblicate nelle scorse settimane non provano che stia migliorando: «Guardi, l’altro giorno doveva andare ad Arpino, per l’inaugurazione di una via, l’ennesimo appuntamento emblematico per dimostrare al pubblico, alle tv e ai giornali che sta cominciando a riprendersi. Solo che l’hanno aspettato tutti inutilmente. Nessuno ha potuto vederlo. Semplicemente perché non ce la fa».

Le foto

«Le foto? Ma si vede benissimo che è stravolto, in uno stato pietoso. In un altro scatto che ha mia figlia, mai pubblicato dai giornali, fatto durante l’intervista di Cazzullo, lui sembra addirittura, non so… uno spettro», dice Barbara Hary. Che non l’ha mai visto da quando è ammalato: «Prima sì, accompagnavo Evelina, e capitava spesso. Dal 2024, questi incontri hanno cominciato a diradarsi. Mia figlia l’ha visto a settembre. Mi ha detto: mamma, vedessi com’è dimagrito. Fa impressione. Lui aveva già cominciato questo deperimento organico allora. Poi, a ottobre e novembre, si sono incontrati a Milano e Ferrara. Vittorio è stato male durante una presentazione, e lì hanno cominciato a tagliarla fuori. Tu vai via, noi lo portiamo a Lugano. Evelina l’ha cercato a Natale, a Capodanno. Ma niente, perché c’è chi gestisce per lui le chiamate, a chi rispondere e a chi no. Poi veniamo a sapere che è ricoverato al Gemelli».

Lo shock

A marzo la figlia si è precipitata in ospedale: «È rimasta shockata. Mi ha mandato dei messaggi, con una foto. Agghiacciante. Pesava 47 chili, e prima era 95. Irriconoscibile. Mi ha scritto: sicuramente morirà, messo com’è. Non parla con nessuno, è in stato comatoso. Sembra un uomo di 100 anni. Ha chiesto alla sua compagna, Sabrina Colle, come sia potuta succedere una cosa così, non sarebbe meglio portarlo in una clinica specializzata? Lei le ha detto: non voleva mangiare. Poi ha aggiunto: questa situazione è segretissima, a te e tua madre non deve scappare niente. E da allora Evelina non ha più potuto vederlo».

Nessun contatto diretto

Hary dice che lei e la figlia hanno chiamato «un dirigente del Gemelli per conoscere le sue reali condizioni. Ci hanno risposto che l’unica persona che può essere informata è la signora Colle. Per questo ci siamo rivolte a un avvocato per chiedere l’amministratore di sostegno. Hanno coperto di fango mia figlia, le hanno attribuito persino la responsabilità di un eventuale “colpo fatale”, ma lei voleva solo fare chiarezza. Nessuna richiesta di interdizione, come ha buttato lì qualche opinionista della domenica. Non chiediamo un tutore. L’unica cosa sicura è che lui sta sempre male, e che non se ne esce se non si fa qualcosa. Vittorio ha molte patologie oltre a questa feroce depressione e temo il peggio. Ho paura che non abbia ricevuto adeguate attenzioni e poi sono convinta che stare rinchiuso nella casa di Roma non gli sia affatto di giovamento».

L’amministratore di sostegno

A Roma il 28 ottobre si celebrerà l’udienza per l’amministrazione di sostegno. Barbara Hary intanto fa un appello alla sorella Elisabetta: «Mi rivolgo a lei, pregandola di trasferirlo a Ro Ferrarese. E di farlo subito, prima del 28 ottobre, della decisione del giudice». Perché a Roma Sgarbi «non ci stava tanto volentieri. Adesso è lì chiuso in casa, non vede nessuno, blindato da quello stesso cerchio tragico che ha allontanato e poi escluso mia figlia, ed è responsabile di quel terribile deperimento dal quale non sembra proprio essersi ripreso. Poi Vittorio è molto legato a sua sorella Elisabetta. Questa potrebbe essere la sua salvezza». Perché «è l’uomo che ora va salvato e non il personaggio».

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