Ultime notizie Delitto di GarlascoJannik SinnerLegge di bilancioSigfrido Ranucci
POLITICALegaMatteo SalviniRoberto Vannacci

«Vannacci ci fa perdere più voti di quanti ce ne fa guadagnare»: Salvini smentisce e querela

24 Ottobre 2025 - 05:12 Alessandro D’Amato
matteo salvini lega roberto vannacci problema voti
matteo salvini lega roberto vannacci problema voti
Il Capitano scopre che l'ex generale è un problema? Virgolettati falsi, dice la Lega

Matteo Salvini ha scoperto improvvisamente che l’ex generale Roberto Vannacci è un problema? Davanti ai dirigenti della Lega avrebbe detto che l’autore de “Il mondo al contrario” che lui stesso ha voluto nel Carroccio non ha un appeal elettorale così decisivo. Almeno quando si tratta di portare voti al partito. Anzi. Da qui l’epifania: «Ragazzi», esordisce, «mi sono convinto di una cosa…». Si ferma quindi per una pausa tecnica. Poi l’affondo (o l’auto-affondo?): «Vannacci ci fa perdere più voti di quanti ce ne fa guadagnare». Ma in mattinata arriva la smentita al Foglio: «I virgolettati attribuiti a Matteo Salvini riportati da Il Foglio in un articolo su Roberto Vannacci sono totalmente falsi. Il leader della Lega procederà in tutte le sedi»*.

“Ma chi l’ha voluto ’sto Vannacci?”

A questo punto bisognerebbe chiedersi “Ma chi l’ha voluto ’sto Vannacci?”, come fa Salvatore Merlo riportando le parole del Capitano. Un colonnello leghista ha raccontato la scena al giornalista, descrivendo anche la faccia degli altri dirigenti. Il dopo è ancora più significativo: «Vannacci, sui social, ogni minuto urla contro migranti, islamici, ma soprattutto denuncia l’invasione persino della Lombardia dove però governiamo noi», dice Salvini ai suoi colonnelli. E poi ancora: «Se diciamo che la sicurezza al nord è un disastro, la colpa su chi volete che ricada? Sulla Lega!». In effetti come ragionamento non fa una grinza, visto che il Carroccio la governa da decenni. E se Vannacci se la prende con un candidato leghista è peggio

Matteo Salvini e Roberto Vannacci

Ma il punto è politico. Dopo averlo voluto nel partito e aver zittito le critiche “nordiste” sulla sua figura, il Capitano si è quindi improvvisamente accorto che qualcosa non va. «Ragazzi, mi pare chiaro. Con questo profilo che ci sta dando Vannacci non si iscrive più nessuno al partito». I colonnelli sospirano: finalmente l’ha capito. Dieci mesi, due nomine e una campagna in Toscana, ci è arrivato anche lui. Poi lo hanno anche applaudito. Ora però arriva il difficile della vicenda. Dirlo al generale in pensione. Perché intanto lui ha deciso di sfidare ancora di più i vertici del Carroccio.

Il rilancio del generale

Nei giorni scorsi infatti Vannacci aveva proposto di aprire le candidature ai comitati territoriali che portano il suo nome. Il consiglio federale gli aveva detto di no. Lui però rilancia: «Io vado avanti più determinato e con più entusiasmo di prima», assicura. E con apparente candore ricorda che «se qualcuno che è nei team Vannacci si vorrà presentare alle prossime elezioni potrà farlo, è nella legittimità di farlo». Augurandosi che «in gran parte si presentino con la Lega», visto che si riconoscono nei valori descritti nel suo libro. Tra i leghisti cala il silenzio, a partire dal segretario.

Il partito nel caos

Ma poi fonti del partito smontano il caso e offrono una sponda a Vannacci: «Le realtà animate dal generale non sono alternative alla Lega. Basti pensare che alle prossime regionali in Veneto risultano candidati nelle liste del partito di Salvini quattro membri dell’associazione” del militare. Quindi tagliano corto: “Nessun caso sui team di Vannacci». Una linea scelta forse per stoppare i sospetti che i sostenitori del generale possano veicolare messaggi troppo estremisti rispetto alla Lega, penalizzandola.

La sfuriata di Romeo

Tra loro Massimiliano Romeo, numero uno della Lega in Lombardia. E additato da chi c’era come l’autore di una dura sfuriata a Salvini che – avrebbe detto Romeo – si circonderebbe di troppi “yes men” (ma pare che il termine sia stato molto più forte). Da tenere a bada c’è anche il risentimento di Attilio Fontana per l’attivismo del team Vannacci di Varese. Vissuto come eccessivo per presenza e toni.

La Lega torni a fare la Lega

Di certo, a questo punto i rapporti con i «vannacciani» vanno definiti meglio. Non lo nega Claudio Durigon, altro vice di Salvini: «Su questo un po’ di incomprensione, che ha generato confusione, c’è e va sistemata. Come associazione, possono essere una risorsa», osserva. Ma ammette: «La Lega deve tornare a fare la Lega, quella che ci ha portato al 34% alle Europee del 2019. Come? Vanno ripresi e concretizzati i nostri temi come la pace fiscale. E bisogna dare risposte concrete per i territori, non contro altri territori». Che i testimonial di Vannacci esistano e siano già candidati lo certifica la Lega stessa, citando i 4 in Veneto. Altri nel partito, a microfoni spenti, ridimensionano lo spauracchio sottolineando che le candidature le ratifica sempre il segretario. Non basta volerlo.

*Nota: L’articolo è stato modificato a seguito della smentita fornita da Matteo Salvini.

leggi anche