La bufala della “stilista marocchina” e la spesa milionaria di Olena Zelenska a Parigi

Tra settembre e ottobre 2025, un video pubblicato su un canale YouTube poco noto ha dato il via a una storia diventata virale sui social che accusava Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino, di aver speso oltre un milione di euro in abiti e accessori di lusso a Parigi durante la partecipazione alla “Coalizione dei volenterosi”. La notizia, ripresa e amplificata da siti come MaliActu.net, Le Quotidien e Shihab Presse, attribuiva la narrazione a una presunta stilista marocchina, Amina El Mansouri e a un giornalista inesistente, Ali Shehabi. Tuttavia, un’analisi approfondita mostra che si tratta di una bufala, costruita sulla base di foto prese fuori contesto e false identità, replicando schemi già utilizzati in campagne di disinformazione precedenti, come quelle legate a presunti acquisti Cartier e Bugatti da parte della stessa first lady.
Per chi ha fretta
- Il video che accusa Olena Zelenska di aver speso oltre 1 milione di euro a Parigi è falso
- La donna si identifica come Amina El Mansouri, ma non risulta in alcun registro, social o archivio dell’Institut Français de la Mode (IFM), dove sostiene di essersi laureata.
- Il presunto giornalista che la intervista, Ali Shehabi, è altrettanto inesistente.
- Il video è stato reso noto per la prima volta su MaliActu.net, sito africano che diffonde contenuti ripresi da Sputnik e RT, noti canali di propaganda russa.
- Nessun media francese o internazionale ha mai citato Amina El Mansouri né pubblicato l’intervista.
- Le immagini dei “prodotti acquistati” (Hermès, Dior, Bulgari) sono foto pubbliche prese da cataloghi o musei, non prove reali.
- Le analisi di StopFake e Myth Detector indicano che si tratta di un deepfake generato con IA (accuratezza 96–99%).
Analisi
Il video originale è stato caricato su YouTube il 17 settembre 2025 e poi nuovamente il giorno successivo, con soli 46 secondi di differenza. Il canale contiene solo questi due video, ha quattro iscritti e pochissime visualizzazioni. La storia è stata inizialmente ripresa e amplificata da alcuni siti e giornali africani, come MaliActu, Le Quotidien e Shihab Presse, prima di diffondersi rapidamente sui social, dove ha generato condivisioni e post virali sulla presunta spesa milionaria di Olena Zelenska.
Ecco un esempio di testo che accompagna la falsa intervista:
Un’ assistente di shopping francese dichiara:
“Ho lavorato con Tina Kunakey, con Marion Cotillard (VIP), e recentemente ho avuto la chance di lavorare per la prima volta con la First Lady dell’ Ucraina, OLENA ZELENSKA (moglie di Zelensky)
Con lei è stato il look più costoso di tutta la mia carriera. È costato più di 1 MILIONE di euro.
La signora Zelenska è una donna molto esigente e non è molto facile trovare qualcosa a suo gusto, ma ci sono riuscita.
Abbiamo iniziato con un vestito molto lussuoso, raro, di Christian Dior. Questo vestito è stato creato dal famoso designer John Galliano nel 1998. Questo vestito costa 153.000€.
E per accompagnare questo magnifico vestito di Christian Dior, abbiamo scelto una borsa la più icona del mondo intero, è la borsa di Birkin Himalaya, fatto in pelle di coccodrillo con dei diamanti, il valore della borsa è di 450.000€.
Abbiamo completato il nostro look lussuoso con dei gioielli, della collezione Serpent Viper.
Abbiamo scelto la collana Serpent Viper, ed il braccialetto della stessa collezione.
Il prezzo di OGNI oggetto costa 175.000€.
E dopo questo, abbiamo finalizzato il nostro magnifico look, con delle scarpe Eternal Diamond Stilettos, di cui il prezzo è di 150.000€.
-DOMANDA: “Come avete fatto a trasmettere questi articoli alla signora ZELENSKA?”
Vi spiego..il marito della mia cliente, è il Presidente dell’ Ucraina, VOLODYMYR ZELENSKY. È venuto a Parigi, inizio settembre, dunque ho incontrato un rappresentante della loro delegazione e gli ho rimesso tutti questi oggetti a questa persona, hanno pagato i miei servizi ed il costo di tutti questi articoli.

La storia della stilista
Il video mostra una donna che si identifica come Amina El Mansouri, presunta stilista marocchina, intervistata da un giornalista chiamato Ali Shehabi. Nel video, Amina El Mansouri racconta di essere nata in un piccolo villaggio in Marocco, di aver studiato all’Institut Français de la Mode (IFM) e di aver lavorato come consulente di lusso per Chanel. Quando il giornalista fittizio Ali Shehabi le chiede dei suoi clienti, la donna afferma di aver lavorato per Marion Cotillard, Tina Kunakey e infine per Olena Zelenska. Parlando di quest’ultima mostra foto di borse, gioielli e vestiti di lusso con prezzi che raggiungono il milione di euro. Tra i capi citati troviamo: la Borsa Hermès Birkin Niloticus Himalaya o Kelly Himalaya; un abito Dior John Galliano del 1998, una collana e un bracciale Bulgari Serpenti Viper e delle scarpe Eternal Diamond Stiletto.
Smontare la bufala
Sottoponendo il racconto di Amina ad una breve analisi si possono da subito notare diverse discrepanze. In primis, non esistono tracce verificabili di Amina El Mansouri come stilista o consulente di lusso su Google, LinkedIn, Instagram o negli archivi delle principali riviste di moda francesi. L’IFM ha confermato ufficialmente di non averla mai avuta tra gli alunni. In seguito, il presunto giornalista Ali Shehabi, che avrebbe condotto l’intervista, non è rintracciabile in alcun archivio o pubblicazione giornalistica. Inoltre, l’immagine di copertina di alcuni articoli della donna che dovrebbe essere Amina, è invece quella di una legale del Qatar sua omonima.

In più, Marion Cotillard lavora da anni con il suo stylist ufficiale, Elliot Bliss, che cura tutti i suoi look e viene sempre menzionato o taggato sui social; Tina Kunakey è a sua volta modella e stilista. Nessuna delle due ha mai menzionato o accreditato Amina El Mansouri nelle proprie collaborazioni. La presunta intervista si concentra esclusivamente sui prezzi dei capi, senza alcun approfondimento professionale sul lavoro della stylist, tipico di contenuti di disinformazione mirata.
I prodotti acquistati
Le immagini dei cosiddetti “prodotti acquistati” — tra cui la borsa Hermès Birkin Niloticus Himalaya, un abito Dior John Galliano 1998 e gioielli Bulgari della collezione Serpenti Viper — non costituiscono prove reali. Si tratta di foto pubbliche tratte da cataloghi, musei o risorse online, utilizzate per dare credibilità alla narrazione, ma non confermate come acquisti effettivi. In particolare, la Birkin Himalaya è un oggetto eccezionalmente raro: venduta raramente all’asta è una delle borse più costose mai vendute, nel 2020 per 437.330 $ e 2021 per 464.000 €, con mesi o anni di lista d’attesa; è quindi impossibile “acquistare” un esemplare in pochi giorni, come afferma la presunta stylist. Se fosse stata effettivamente venduta, sarebbe stata riportata dai principali media di moda, come successo in passato.

Analisi tecnica del video
Secondo le analisi pubblicate da StopFake e Myth Detector, attraverso strumenti di verifica tecnica, tra cui Hive Moderation, InVID e StopFake, il video avrebbe una probabilità del 96–99,8% di contenere elementi generati da AI o manipolati con tecnologia deepfake. L’audio invece presenterebbe tracce di sintesi artificiale, confermate dal detector di Hiya integrato in InVID. Infine, l’analisi facciale tramite Pimeyes avrebbe rivelato che il volto della donna è un’immagine di stock presente da anni su internet, manipolata digitalmente per creare l’illusione di un’intervista reale.

Lo schema ripetuto di attacchi a Zelenska
La diffusione della storia si inserisce in un quadro di disinformazione già consolidato. Il sito MaliActu, principale fonte dell’articolo, ha spesso collaborato con media vicini a RT e al gruppo Wagner. La narrazione dell’articolo è chiaramente orientata a screditare la leadership ucraina e a generare indignazione internazionale. Questa campagna ricorda casi precedenti, come la falsa spesa milionaria di Olena Zelenska da Cartier a New York nel 2023 e la presunta Bugatti da 4,5 milioni di euro, entrambe ampiamente smentite da fonti verificate.
Conclusioni
In conclusione, la storia della presunta stylist Amina El Mansouri e del milione speso da Olena Zelenska a Parigi è una falsa. L’obiettivo è screditare la leadership ucraina utilizzando una narrativa coerente con precedenti campagne di disinformazione pro-russe.
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