Gli Usa ripristinano la base navale a Porto Rico. La Casa Bianca: «I raid sui narcos continuano. Il via libera del Congresso? Non ci serve» – Il video
Secondo diversi media americani, gli Stati Uniti sono sempre più vicini ad avviare un’operazione militare contro il Venezuela di Nicolás Maduro. L’ultimo indizio arriva da un video diffuso sui social dal Comando Sud degli Usa, che mostra i Marines impegnati in un’esercitazione di sbarco e infiltrazione a Porto Rico. Il filmato mostra un mezzo anfibio che trasporta truppe, veicoli e attrezzature, impegnato in un’operazione supportata da diversi elicotteri dai quali i militari si esercitano negli sbarchi. «Le forze statunitensi – si legge nel post – sono schierate nei Caraibi a supporto della missione del Comando Sud, delle operazioni dirette dal Dipartimento della Guerra e delle priorità del presidente degli Stati Uniti per contrastare il traffico illecito di droga e proteggere la patria».
L’ammodernamento della base navale a Porto Rico
Secondo la Reuters, l’esercito Usa sta ammodernando l’ex base navale della Guerra Fredda da tempo abbandonata a Porto Rico, suggerendo preparativi per operazioni militari prolungate contro il Venezuela. Le attività di costruzione presso l’ex base navale di Roosevelt Roads, chiusa dalla Marina più di vent’anni fa, sono iniziate il 17 settembre scorso, quando le squadre hanno iniziato a liberare e riasfaltare i raccordi che conducono alla pista, secondo foto scattate dall’agenzia. Fino al ritiro della Marina nel 2004, Roosevelt Roads era una delle più grandi stazioni navali Usa al mondo.
November 1, 2025
Trump tira dritto (senza il via libera del Congresso)
In teoria, un’azione di guerra come quella che la Casa Bianca sta pianificando contro il Venezuela richiede il via libera del Congresso. Lo prevede la War Powers Resolution del 1973, che richiede l’approvazione del parlamento per proseguire operazioni militari ostili oltre il termine di 60 giorni. Quel termine scade lunedì 3 novembre, visto che il primo attacco contro una presunta imbarcazione di narcotrafficanti nei Caraibi è stato reso noto al Congresso lo scorso 4 settembre. Ma Trump, come già accaduto su altri fronti (in primis l’immigrazione), sembra intenzionato a bypassare il Campidoglio. Nella giornata di domenica, il Dipartimento di Giustizia gli ha dato man forte, comunicando ai parlamentari Usa che il presidente può continuare i suoi raid contro presunti trafficanti di droga in America Latina, perché non è vincolato dalla War Powers Resolution del 1973. L’amministrazione Trump non ritiene che tali attacchi rientrino nella definizione di «ostilità» prevista dalla legge e non ha intenzione né di chiedere una proroga del termine né di ottenere l’approvazione del Congresso per le operazioni in corso, secondo i media Usa.
I timori della Russia: «Non ci servono nuove guerre»
A commentare gli ultimi sviluppi è anche Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. La Russia, ha dichiarato alla Tass, sta «monitorando attentamente la situazione in Venezuela». Mosca non ha confermato la notizia secondo cui Maduro avrebbe chiesto aiuto a Vladimir Putin per la fornitura di missili, radar e aerei, ma ha aggiunto: «Vogliamo che tutto rimanga pacifico e non vogliamo che sorgano nuovi conflitti nella regione. Il mondo è già pieno di conflitti. Non ne abbiamo bisogno di nuovi».
Trinidad e Tobago in allerta
Nel frattempo, i “vicini” del Venezuela restano preoccupati. Nelle scorse ore, Trinidad e Tobago ha posto il suo apparato militare in «massima allerta» e ha ordinato alle truppe di rientrare nelle caserme, secondo un messaggio diffuso dalle autorità di sicurezza. «Con effetto immediato, la Trinidad and Tobago Defence Force è in livello di allerta uno. Tutti i membri devono presentarsi alle rispettive basi», si legge nel messaggio rivolto agli ufficiali. La polizia ha annullato «tutti i permessi», secondo i media locali.
Video di copertina: X/US Southern Command
