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Il video dei soldati Ucraini che implorano la resa: generato con l’AI

14 Novembre 2025 - 12:57 Marianna Satta
Nella clip originale, scaricata da TikTok, è presente il watermark di Sora

Dal 2 novembre 2025, un video che ritrae cinque presunti soldati ucraini tra le macerie di edifici distrutti sta circolando rapidamente sui social. Nel filmato, un soldato in primo piano, con le mani alzate, grida frasi come “Ci arrendiamo!” o “Non vogliamo più combattere!”. Il contenuto è stato condiviso migliaia di volte in Italia e all’estero, ottenendo 1,4 milioni di like e 3.800 condivisioni solo su Facebook Italia, per poi diffondersi su YouTube Shorts e pagine straniere. Tuttavia, l’analisi del video mostra chiaramente che non si tratta di una scena reale, ma di un video realizzato con l’intelligenza artificiale.

Per chi ha fretta

  • Il video non è reale: è stato generato con Sora, come conferma il watermark presente nel filmato.
  • Le uniformi indossate dai soldati non corrispondono agli standard dell’esercito ucraino: pattern, patch, posizionamento della bandiera e colori.
  • L’audio non è sincronizzato con i movimenti delle labbra.
  • Il video è stato rilanciato da pagine già coinvolte nella diffusione di contenuti manipolati, incluse fonti in passato segnalate come non affidabili.
  • Oltre 2 milioni di views aggregate; nessuna conferma da fonti ufficiali ucraine o russe, smentito da Reuters e Kyiv Independent.

Analisi

Il video è apparso inizialmente su TikTok, come dimostra il watermark @muslim9090_, un account che non risulta più attivo. Il contenuto riporta anche il watermark del creator @fing888, associato a più video generati con Sora. Dal 2 novembre 2025 il filmato è stato ripubblicato su: Facebook Italia, dove ha raggiunto oltre 1.4 milioni di like; Pagine Facebook straniere che lo hanno postato lo stesso giorno; YouTube Shorts, con oltre 44.000 like.

Circola anche un’altra versione, ma con la stessa narrazione:

Le incongruenze nelle uniformi

L’analisi visiva delle uniformi rivela diversi elementi che non coincidono con gli standard dell’esercito ucraino. Il pattern mimetico è il primo indizio: non corrisponde al modello ufficiale MM–14 né alle sue varianti, riconoscibili per la trama pixelata verde-marrone e per i tagli NATO con tasche posizionate in modo simmetrico. Nel video, invece, il mimetismo appare confuso e sgranato.

Anche le patch presentano evidenti anomalie. In particolare, la bandiera ucraina compare talvolta sulla spalla sinistra e talvolta su quella destra, mentre nelle uniformi reali è collocata sempre sul lato destro. Le patch risultano inoltre deformate, con bordi sfumati e geometrie instabili.

L’equipaggiamento aggiuntivo solleva ulteriori dubbi mostrando oggetti distorti e non identificabili sulle divise.

Le anomalie che rivelano l’uso di Ai

Il movimento delle labbra del soldato in primo piano è uno dei segnali più evidenti della natura artificiale del video. Le parole non sono in perfetta sincronia con i movimenti del volto, che appaiono innaturali. Oltre a queste anomalie, in diversi momenti del video è chiaramente visibile il watermark di Sora, elemento che non lascia spazio a interpretazioni riguardo all’origine del filmato.

Conclusioni

Il video analizzato non documenta alcuna resa di soldati ucraini ma è un prodotto generato con l’intelligenza artificiale e diffuso da pagine note per la disinformazione.

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