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Pino Insegno e la bugie di Mare fuori, lo chiamano a fare il prof della polizia penitenziaria. E parte la sfuriata: «Facciamo una fiction vera»

17 Novembre 2025 - 14:47 Ugo Milano
pino insegno polizia penitenziaria
pino insegno polizia penitenziaria
L'idea del conduttore Rai per rilanciare l'immagine delle guardie penitenziarie. A chiamarlo Antonio Fullone, già imputato per il caso delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e ora a capo del reparto formativo della polizia penitenziaria

«Basta Mare fuori, mare dentro, mare di fianco con i comandanti falsi. Bisogna riuscire a fare una fiction vera sulla polizia penitenziaria». È la suggestione che arriva direttamente da Pino insegno, fresco di nomina come insegnante degli aspiranti agenti penitenziari. Il conduttore, come racconta Nello Trocchia sul Domani, è entrato per la prima volta nelle sue nuove scarpe di formatore in una due giorni organizzata dall’università di Chieti, in cui ha parlato ospite del nuovo direttore del reparto formativo. Il nome, Antonio Fullone, riporta inevitabilmente al caso delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetture, in cui proprio Fullone compare come principale imputato. 

Il discorso agli agenti: «Non siete secondini»

L’evento, messo in piedi con la collaborazione del ministero della Giustizia e della scuola di specializzazione dell’esecuzione penale “Piersanti Mattarella”, è stato inaugurato davanti a una platea di 61 allievi vice direttori penitenziari e 42 agenti. «Raccontare la storie di umanità che ci sono dietro il vostro mondo, far dire con gioia ai vostri figli che tipo di lavoro fate, perché non riescono a dirlo, non lo sanno raccontare», questi gli obiettivi elencati da Pino Insegno. Che ha criticato come la serie di successo Mare fuori dipinge il ruolo dell’agente della polizia penitenziaria all’interno del carcere minorile di Nitida, in Campania. «Bisogna far capire chi siete veramente: non siete secondini, non aprite e chiudete le carceri come San Pietro, ma lavorate quotidianamente in cattività, chiusi».

Il curriculum più ricco di Insegno e l’amicizia con Diabolik

«Sarò sempre con voi, con grande affetto, mi incastrano volentieri, anche nei miei corsi, riusciremo a incontrarci», ha chiosato Insegna a fine intervento», ha concluso Pino Insegno. Come fa notare il Domani, il curriculum di Insegno è già stato aggiornato con la specifica di collaboratore presso il dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Un titolo che, puntualizza la testata, coccia contro l’amicizia che legava il conduttore a Fabrizio Piscitelli, narco-ultrà laziale noto come Diabolik ucciso nel 2019. 

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