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Palestinesi accusati di operare dalla Polonia e non da Gaza? La nuova funzione di X che alimenta complotti e disinformazione

23 Novembre 2025 - 13:05 David Puente
Il dato fornito alla piattaforma risulta riconducibile all'uso delle VPN. X conferma che il dato non è affidabile

Sfruttando una nuova funzione di X, diversi utenti sostengono di aver “smascherato” attivisti o reporter palestinesi, accusandoli di collegarsi in realtà da Paesi lontani da Gaza come Nigeria, Polonia, Sudafrica o Stati Uniti. Nei post circolati online compaiono gli screenshot della nuova etichetta che indica il Paese associato al profilo, mostrata ad esempio negli account di Motasem A. Dalloul (@AbujomaaGaza) o di Nadra (@Nadra_fromgaza), descritti rispettivamente come “Account based in Nigeria” o “Account based in Poland”. Da qui l’accusa: sarebbero “propagandisti stranieri” o “truffatori” che fingono di trovarsi nella Striscia. Ma questa conclusione è totalmente infondata, in quanto la nuova funzione di X non indica la posizione reale dell’utente né prova che un account operi da un Paese diverso da quello dichiarato.

Per chi ha fretta

  • X ha introdotto una funzione chiamata “About Your Account” che mostra il Paese associato a un profilo.
  • La funzione non indica il luogo reale da cui avviene il login né l’uso di una VPN da parte dell’utente.
  • Un avviso della piattaforma spiega che il dato può essere impreciso e “influenzato da viaggi o spostamenti temporanei”.
  • L’informazione fornita da X può basarsi su diversi segnali tecnici (App Store, impostazioni, IP) e può cambiare nel tempo.
  • Gli screenshot usati per accusare attivisti o profili pro Gaza di “non trovarsi davvero a Gaza” non dimostrano nulla.
  • La funzione può essere usata per delegittimare dissidenti e giornalisti che utilizzano una VPN per proteggersi, compresi utenti israeliani esposti a cyber-attacchi.

Analisi

I post condividono screenshot in cui, accanto al profilo di alcuni utenti pro Palestina, compare la dicitura “Account based in Poland” e “Account based in Nigeria”. Il testo condiviso insieme alle immagini sostiene che questa informazione fornita da X indichi da dove l’utente effettui realmente il login. In alcuni casi, vengono aggiunte accuse di truffa o propaganda:

#Israele #Gaza

Da ieri, sulla rete X (#Twitter) è possibile vedere da dove ogni utente effettua il login.

È emerso che account che dichiaravano di operare dalla Striscia di Gaza, in realtà venivano gestiti dal #SudAfrica, #Polonia, #USA, #Irlanda e altri Paesi.

Così, Farah from Gaza, ha ottenuto donazioni da molti antisemiti nazi, ma è dalla #Nigeria, Mahmoud piangeva la “fame” mentre mangiava il maiale in Polonia, e Motasem A Dalloul si spaccia ancora oggi per un “giornalista” palestinese, ma si trova in Polonia.

Le fake news sulla guerra a Gaza sono state citate sui giornali “autorevoli” da giornalisti “importanti”, che vi fanno credere di avere la verità in tasca.

Bisogna essere consapevoli e consumare le informazioni usando il cervello, ragionando e mettendo in dubbio anche il più famoso “esperto”…

Cosa fa davvero la nuova funzione di X

Il 14 ottobre 2025 Nikita Bier, “head of product” di X, ha annunciato l’avvio di un test (raccontato da Vice):

When you read content on X, you should be able to verify its authenticity. This is critical to getting a pulse on important issues happening in the world. As part of that, we’re experimenting with displaying new information on profiles, including which country an account is based, among other details. Starting next week, we will surface this on a handful of profiles of X team members to get feedback.

Il 15 novembre, l’analista di MacRumors Aaron Perris ha pubblicato parte del codice relativo alla nuova sezione “About Your Account”, rivelando un chiaro avviso interno:

X will show a warning on your account if you try to use a VPN to hide where your account is from when the upcoming “About Your Account” feature launches.

“One of our partners has indicated that you may be connecting via a proxy—such as a VPN—which may change the country or region that is displayed on your profile”

Your profile will display “Country or region may not be accurate” to other users.

Questo testo indica che X può rilevare l’uso di strumenti che modificano la posizione, come avviene con le VPN.

L’avviso su X

L’a’attuale versione della scheda mostra un altro avviso, accessibile cliccando l’icona “!”:

The country or region that an account is based can be impacted by recent travel or temporary relocation. This data may not be accurate and can change periodically.

In pratica, X afferma chiaramente che l’informazione sul Paese non risulta affatto affidabile, che può cambiare nel tempo, che può essere influenzata da fattori non noti e che non può rappresentare, di fatto, la posizione attuale o di login dell’utente.

La nuova funzione come arma di disinformazione

Gli screenshot circolati online affermano che alcuni account “che dichiaravano di operare dalla Striscia di Gaza” twittino in realtà dall’Europa o dall’Africa. Tuttavia, il dato viene indicato da X come non affidabile proprio a causa delle variabili in gioco, come l’uso di una VPN. Sulla base di questo solo dato non è possibile affermare che si tratti di “finti gazawi”, “truffatori” o “propagandisti stranieri”.

La stessa dinamica può colpire, ad esempio, attivisti iraniani che usano VPN per evitare la sorveglianza governativa, dissidenti russi che si proteggono dal monitoraggio statale, oppositori cinesi che aggirano il Great Firewall o giornalisti che documentano conflitti senza voler esporre la propria posizione. Di fatto, la nuova funzione di X può diventare un pretesto per accusarli di “non essere reali”, delegittimare testimonianze autentiche e mettere a rischio persone già vulnerabili.

Lo stesso potrebbe accadere agli utenti israeliani che utilizzano VPN per difendersi da tentativi di hacking e per evitare di esporre la propria posizione durante i bombardamenti o in presenza di campagne di targeting. Di fatto, anche loro rischiano di subire le stesse accuse: “Non sei davvero in Israele, il tuo profilo dice USA/Irlanda/Paesi Bassi”.

La nota di Nikita Bier per X

In un post pubblicato il 22 novembre 2025, Nikita Bier annuncia la diffusione globale della nuova funzione, con una novità non automatica per gli utenti e attivisti che potrebbero operare con una VPN o che operano in Paesi dove la libertà di parola non è garantita:

And for those in countries where speech has penalties, we’ve included privacy toggles to only show your region.

In pratica, chiunque potrebbe decidere di impostare soltanto la regione geografica (ad esempio “Europe”).

In un post successivo, Nikita Bier precisa che il dato verrà aggiornato periodicamente con una frequenza differita e casuale:

There are a few rough edges that will be resolved by Tuesday.

If any data is incorrect, it will be updated periodically based on best available information. This happens on a delayed and randomized schedule to preserve privacy.

Conclusioni

La nuova funzione di X non rivela la posizione reale degli utenti e non certifica l’uso di VPN. Mostra un Paese associato all’account costruito su segnali tecnici non trasparenti e dichiarati imprecisi dalla stessa piattaforma. Usare questo dato come prova per accusare attivisti, giornalisti o utenti di mentire sulla propria identità è fuorviante.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.

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