Uccise due rapinatori nella sua gioielleria, solo pena ridotta per Mario Roggero: «Giudici senza coraggio»

Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour finito sotto processo per l’omicidio di due rapinatori, è stato condannato a 14 anni e 9 mesi di reclusione. La Corte d’Appello di Torino ha deciso per una pena inferiore rispetto ai 17 anni inflitti in primo grado ad Asti. La vicenda risale al 28 aprile 2021, quando l’oreficeria di Roggero venne assaltata da tre malviventi: Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino persero la vita, mentre Alessandro Modica rimase ferito. Il particolare che ha pesato nel processo? I rapinatori erano già usciti dal negozio e stavano salendo in auto per fuggire con il bottino quando il gioielliere aprì il fuoco.
La ricostruzione in aula: «Ho sparato per non morire»
Prima della sentenza, Roggero ha letto in aula una lunga dichiarazione di 26 pagine, parlando per 27 minuti davanti ai giudici. Ha riavvolto il nastro di quei momenti drammatici: «Spinelli mi punta l’arma in faccia, ero terrorizzato, ho esploso il colpo per salvarmi la vita», ha spiegato il gioielliere. E ancora: «Senza alcuna intenzione di uccidere ma solo per non essere ucciso, lo colpisco sopra la natica destra. Poi esplodo un altro colpo nei confronti di Mazzarino». Nella concitazione ha colpito anche il terzo rapinatore, convinto fosse armato.
«Volevo proteggere mia moglie e la mia famiglia»
Roggero ha chiuso il suo intervento rivendicando la legittima difesa: «Ho agito per legittima difesa, se lui non puntava la pistola io non sparavo. Volevo salvare mia moglie, ho solo voluto proteggere la mia famiglia». Dopo tre ore e mezza di camera di consiglio, la Corte ha dunque confermato la condanna, riducendo però la pena di oltre due anni rispetto al verdetto di primo grado.
L’attacco ai giudici dopo la sentenza
»Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, poi vedremo cosa succederà in Cassazione». Mario Roggero parla ai cronisti dopo essere stato condannato in Appello a 14 anni e 9 mesi, e non dieci come appreso in un primo momento, per il duplice omicidio di due rapinatori che avevano assaltato la sua gioielleria a Grinzane Cavour (Cuneo). In primo grado, ad Asti, la pena era stata di 17 anni.
«Non hanno avuto coraggio – dice parlando dei giudici – È stata legittima difesa, se il rapinatore non avesse alzato l’arma non avrei sparato. Le vere vittime siamo noi, nessuno dei familiari ha chiesto scusa per avere un figlio degenere».
All’udienza di oggi, a Torino, Roggero aveva convocato amici e sostenitori. «L’affetto in cui speravo è arrivato, ho visto miei ex compagni di scuola che non mi aspettavo di vedere, tanti lavoratori tosti sono venuti perdendo un giorno di lavoro, mi ha fatto piacere».
