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A Più Libri più Liberi la protesta contro la casa editrice di estrema destra oscura gli stand: il compromesso degli editori che alla fine restano

05 Dicembre 2025 - 22:08 Ugo Milano
piu libri piu liberi protesta stand coperti
piu libri piu liberi protesta stand coperti
La protesta di chi contesta la presenza dell'editore Passaggio al Bosco ma non ha rinunciato alla fiera: «Così si normalizza la propaganda fascista»

Continua, seppur con modalità diverse, la protesta contro la casa editrice di estrema destra Passaggio al Bosco alla fiera Più Libri più Liberi, in corso a Roma. Alle 15 di domani, sabato 6 dicembre, diversi editori copriranno i propri stand per mezz’ora per contestare la scelta dell’Associazione Italiana Editori di non aver ostacolato la presenza in fiera della casa editrice “incriminata”. Tra gli altri editori che hanno espresso interesse a partecipare alla protesta silenziosa ci sono Fandango, Coconico press, Becco giallo, Playground, Momo, Caissa, Voland, Sur, Red Star Press e Arena Repubblica Robinson.

Gli stand coperti per mezz’ora

«Credo parteciperemo in moltissimi, quasi tutti, l’elenco si sta allungando», ha spiegato Daniela Di Sora, fondatrice della casa editrice Voland, tra i promotori della protesta con gli stand coperti. «Per quello che mi riguarda – spiega ancora – l’errore vero è stato far conoscere questa minuscola casa editrice, di cui nessuno conosceva l’esistenza fino a ieri, al punto da farla assaltare da una moltitudine di giovani che si sono andati a comprare i libri. Questo francamente mi disturba, se fossero rimasti nel buio che li circondava sarei stata più contenta».

Gli sticker antifascisti

Alla protesta silenziosa di domani pomeriggio c’è chi già oggi ha voluto precisare da che parte sta rispetto alla polemica relativa alla presenza di Passaggio al Bosco. «Questa fiera rischia di diventare un precedente di normalizzazione della propaganda fascista a ogni evento culturale di questo paese. Per provare a impedirlo occorre mobilitarsi, ognuno nel modo che può», si legge su alcuni fogli distribuiti da Edizioni Alegre in cui c’è scritto «Qui c’è una casa editrice antifascista». Già ieri alcuni espositori avevano scelto di attaccare questi simboli. Oggi, la mobilitazione è continuata, con l’obiettivo di “isolare” la casa editrice di estrema destra: «La decisione dell’Aie di non revocare lo stand dell’editore Passaggio al bosco è grave. È una scelta che nega qualsiasi minimo argine democratico alla partecipazione e che tra l’altro danneggia direttamente le centinaia di piccoli editori indipendenti che, come noi, hanno investito alcune migliaia di euro per partecipare a questa fiera».

La rinuncia di Zerocalcare e Augias

A dare il via alle polemiche è stato un appello diffuso alla vigilia della fiera da un centinaio di intellettuali e artisti: da ZerocalcareAlessandro Barbero, da Anna Foa ad Antonio Scurati. Nella lettera, indirizzata all’Aie, si contestava la decisione di concedere uno stand alla casa editrice Passaggio al Bosco, che pubblica libri su figure di riferimento dell’estrema destra europea, comprese alcune della Germania nazista. Dopo che l’Aie ha confermato la propria decisione, alcuni dei firmatari hanno deciso di rinunciare all’evento in segno di protesta, tra cui il fumettista Zerocalcare, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il giornalista Corrado Augias.

Foto copertina: ANSA/Massimo Barsoum | Lo stand della casa editrice “Passaggio Al Bosco Edizioni” alla fiera Più libri più liberi

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