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Deepfake, tutti i partiti firmano l’appello contro la diffusione di video e foto falsi tranne la Lega di Matteo Salvini

18 Dicembre 2025 - 16:35 Sofia Spagnoli
L'appello sottoscritto da tutti i partiti politici tranne il Carroccio. Il possibile disagio della Lega per il riferimento all'amico ungherese Viktor Orbán

Nuovi e pericolosi strumenti di disinformazione, ma anche armi efficaci per costruire campagne di propaganda politica, capaci di colpire un avversario con un video di pochi secondi. Sono i deepfake: video e immagini generate dall’intelligenza artificiale che hanno ormai invaso i nostri feed social. Proprio su questo tema e sulle ricadute che può avere nel dibattito politico, oggi, 18 dicembre, i siti di informazione online Pagella Politica e Facta hanno organizzato una conferenza stampa. All’iniziativa hanno preso parte tutti i partiti politici, ma con una grande assenza: la Lega di Matteo Salvini.

I punti dell’appello

Il partito del Carroccio ha infatti scelto di non sottoscrivere l’appello presentato dalle due testate a tutte le forze politiche, con cui si chiedeva ai diversi gruppi di impegnarsi a non creare né diffondere contenuti mediali deepfake, «anche quando non costituiscono reato ai sensi della legge», nonché a rimuoverli o segnalarli qualora pubblicati inconsapevolmente, informando e sensibilizzando i propri iscritti sul tema. Per la maggioranza erano presenti invece i deputati Augusta Montaruli, per Fratelli d’Italia, e Paolo Emilio Russo, per Forza Italia.

Cosa sono i deepfake?

Dal punto di vista tecnico – riprendendo la definizione del Garante della Privacy – quando parliamo di deepfake ci riferiamo a contenuti – foto, video o audio – creati tramite software di intelligenza artificiale che, a partire da materiali reali, riescono a modificarli o ricrearli in modo estremamente realistico, riproducendo fedelmente le caratteristiche, i movimenti di un volto o di un corpo e persino una determinata voce. È un tema che sta interessando sempre di più la politica. Una conferma è arrivata anche la scorsa settimana alla kermesse di Fratelli d’Italia: dal palco di Atreju è stato infatti organizzato un panel dedicato proprio al fenomeno dei deepfake. Tra gli ospiti, anche l’attore Raoul Bova.

Il video diffuso dal portavoce di Orbán

La ragione per cui il leader della Lega potrebbe aver scelto di non aderire – in assenza di una conferma ufficiale da parte del Carroccio – potrebbe ricondursi all’Ungheria del suo «amico» e alleato nella famiglia europea dei Patrioti, Viktor Orbán. Nell’appello viene infatti richiamato il caso ungherese: lo scorso ottobre Balázs Orbán, consigliere politico del primo ministro, ha diffuso un video deepfake in cui faceva dire al leader dell’opposizione, Péter Magyar, che avrebbe tagliato le pensioni. Il video è stato pubblicato a meno di sei mesi dalle elezioni parlamentari, che potrebbero rivelarsi le più difficili per Viktor Orbán da quando è entrato in carica nel 2010, in un contesto segnato dalla stagnazione economica. Balázs Orbán non ha mai chiesto scusa per la diffusione del contenuto, mentre Magyar ha sporto denuncia.

Il video falso con Donzelli

Anche in Italia non sono mancati casi di video deepfake capaci di creare scalpore e confusione. A pochi giorni dall’attentato a Sigfrido Ranucci, ad esempio, è circolato un video realizzato con strumenti di intelligenza artificiale in cui si sente una voce fake, attribuita a Giovanni Donzelli, dire: «Credo che Ranucci spesso abbia toccato temi e fatto investigazioni che non doveva fare, ha messo il naso dove non doveva metterlo. Ognuno, quando fa un lavoro, deve assumersi tutte le responsabilità e sapere a cosa va incontro».

Il video falso con Ilaria Salis

Un altro caso riguarda un video in cui si vede l’europarlamentare Ilaria Salis pronunciare la frase «bisogna comprendere la strage dei carabinieri» di Castel d’Azzano, anche in questo caso un contenuto falso. Insomma, se il problema dei deepfake appare trasversale e bipartisan, però non tutti i partiti sembrano disposti ad assumere un impegno formale per contrastarne la diffusione.

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