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Il super coach Ferrero e il brusco addio di Alcaraz: «Sapeva tutto ma non mi ha detto nulla. Un futuro con Jannik? Più affine a me, ci rifletterei»

24 Dicembre 2025 - 09:14 Alba Romano
alcaraz ferrero licenziamento
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Lo storico allenatore dello spagnolo si è confessato a Marca dopo il licenziamento di una settimana fa: «Penso ogni giorno a Carlos, devo prendermi del tempo. Poi si vedrà» 

Carlos Alcaraz non si è nemmeno seduto a un tavolo a parlare con il suo storico allenatore prima di interrompere il rapporto professionale con lui. E non è stato lui a comunicare a Juan Carlos Ferrero il suo licenziamento dopo otto anni di strettissima collaborazione. Per questo per il super coach, che ha portato lo spagnolo sul tetto del mondo nel ranking, quell’addio maturato una settimana fa è ancora una ferita aperta e sanguinante: «Tutto sembrava andare bene. Ma lui è stato dalla sua parte, come è normale che sia». Parlando a Marca, Juanki ha però lasciato aperto uno spiraglio su un possibile clamoroso futuro: entrare a pieno diritto nel box di Jannik Sinner. Un tennista che – il coach non lo ha nascosto – ha uno stile di vita molto più affine alle sue convinzioni.

Il silenzio di Carlos e il dolore di Juanki

«È vero che quando finisce un anno certe cose devono essere riviste riguardo ai contratti. E come per qualsiasi nuovo contratto, guardando all’anno successivo, c’erano alcune cose su cui non eravamo d’accordo. Come per tutti i contratti, una parte tira in una direzione e l’altra in un’altra», ha spiegato Juanki a Marca. «La squadra di Carlos pensa a ciò che è meglio per lui e la mia pensa a ciò che è meglio per me. C’erano alcune questioni su cui entrambe le parti erano in disaccordo. Forse si sarebbero potute risolvere se ci fossimo seduti a parlare, ma alla fine non l’abbiamo fatto e abbiamo deciso di non continuare». Un dolore acuito da fatto che non ci sarebbe stata alcuna comunicazione diretta tra il coach e Alcaraz: «Ho parlato con lui in anticipo per chiedergli se fosse a conoscenza di tutto, e lui ha detto di sì. Da quel momento in poi, ho parlato con le persone con cui dovevo parlare. L’ho escluso perché ho capito che era a conoscenza di tutto».

Le vacanze a Ibiza e gli allenamenti: «Voleva stare a casa»

A segnare la frattura tra i due, oltre alla questione contrattuale, sarebbero stati due ostacoli. O meglio due consigli di vita a cui Carlos Alcaraz non avrebbe voluto adattarsi per nessun motivo. In primo luogo la possibilità di allenarsi lontano da casa nell’accademia di Villena, di proprietà dello stesso Juanki. «Non è vero che ho dato priorità al suo arrivo a Villena e che l’ho fatto adattare a me. Negli ultimi anni abbiamo gradualmente capito che Carlos voleva trascorrere più tempo a casa. E spettava a noi impegnarci». E poi c’è il capitolo delle vacanze a Ibiza, a cui il super coach avrebbe voluto porre un limite di tempo che il tennista ha ritenuto eccessivamente stringente.

Un futuro con Jannik: «Dovrei rifletterci»

E proprio su questo punto, sul “bisogno di libertà” dello spagnolo, Juan Carlos Ferrero ha ammesso tra le righe di essere più affine al modo di vivere di Jannik Sinner: «La mia filosofia del tennis e della vita è più in linea con quella di Jannik Sinner? Ho adattato il mio stile il più possibile a Carlos». Unendo questa mezza confessione alle voci insistenti di un addio di Cahill dallo staff dell’altoatesino per questioni personali, la matematica si fa rapidamente: «Allenare Jannik? È una cosa su cui dovrei riflettere. Sono giocatori straordinari, ma ancora non è il momento di pensare a una cosa del genere e dire “sì o no”. Penso ancora a Carlos ogni giorno, e non è il momento di pensare agli altri». 

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