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Cara Castelnuovo, riprendono i trasferimenti dei migranti. Deputata Leu blocca pullman in uscita

23 Gennaio 2019 - 12:47 Redazione
Rossella Muroni ha fermato un mezzo in uscita dall'istituto. Salvini: «Ho prove di contatti tra ong e trafficanti»

Riprende lo sgombero del centro per richiedenti di Castelnuovo di Porto. Dopo la partenza di 30 migranti nella giornata di ieri, nella mattinata del 23 gennaio tre pullman della prefettura con 75 persone hanno lasciato il Cara vicino Roma e sono stati trasferiti in centri nelle Marche e o in Molise. Rossella Muroni, deputata di Leu, ha bloccato uno dei pullman che stavano lasciando il centro, costringendo così a far rientrare il mezzo. Secondo alcuni testimoni la deputata si sarebbe messa davanti al bus in uscita dal centro. L’azione è stata ripresa anche dal profilo Twitter della parlamentare che con una foto ha immortalato il blocco del mezzo. «Bambini, donne, uomini, vogliamo solo sapere dove vanno e che condizioni troveranno. Restiamo umani per favore», ha scritto.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto sulla questione immigrazione durante la conferenza stampa al Viminale incentrata sulla missione Sophia e ha dichiarato di avere «evidenze di contatti telefonici tra alcune persone a bordo delle navi delle Ong e alcuni trafficanti a terra». Per quanto riguarda lo sgombero ha detto a Radio anch’io.: «Mi ero impegnato a chiudere le mega strutture dell’accoglienza, dove ci sono sprechi e reati, come a Bagnoli, a Castelnuovo di Porto, a Mineo. E lo stiamo facendo».

«È un intervento di buon senso e di buona amministrazione», ha continuato Salvini, «farà risparmiare agli italiani 6 milioni di euro all’anno non togliendo diritti a nessuno». Il vicepremier ha anche aggiunto di aver fatto: «Quello che farebbe qualunque buon padre di famiglia… lo stato pagava 1 milione di affitto all’anno piu’ 5 milioni per la gestione. Quindi essendosi dimezzati gli immigrati ospiti di quel centro e liberati altri posti nel Lazio, è giusto chiudere quella struttura, risparmiare quelle risorse, liberando quella enorme struttura. Tutti gli ospiti che erano dentro con diritto saranno ospitati in altre strutture».

Alle parole di Salvini hanno fatto eco quelle di Laura Boldrini, che sul provvedimento voluto dal Decreto sicurezza ha dichiarato: «Le deportazioni volute da Salvini sono l’ennesimo atto di una politica cinica e propagandistica che non risolve i problemi ma mira al caos facendo crescere emarginazione e insicurezza con il solo risultato di provocare tensioni sociali. Basta con la disumanità al potere».

Dure anche le parole del governatore della regione Lazio Nicola Zingaretti, che intervistato da Tg2 Italiaha commentato la situazione: «Tutte le cose si devono fare nel rispetto delle persone e della dignità umana. C’è un elemento di violenza e di arroganza rispetto alle persone deboli, ​un elemento di crudeltà che ci dovremmo risparmiare». Anche il Presidente di Legambiente, Stefano Ciavani, non ha risparmiato parole sulla vicenda del Cara di Castelnuovo di Porto:«È un’operazione indegna di un Paese civile per le modalità con cui viene condotta e una violenza istituzionale inaccettabile».

Sui trasferimenti dal Cara si è espresso anche il sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini, intervenendo ad Agorà su Raitre: «Non entro nel merito politico del decreto sicurezza ma da sindaco chiamato a dare riposte immediate ai bisogni dei cittadini ribadisco che non è possibile mettere persone in mezzo alla strada da un giorno all’altro». Il sindaco ha anche commentato i costi di questi trasferimenti: «I centri Cara costano meno rispetto ai Cas, i centri di accoglienza straordinaria, ai quali sono diretti questi migranti». Nell’elenco stilato da Salvini tra i centri che il vicepremier è intenzionato a chiudere troviamo anche Mineo, in provincia di Catania, i Centri di Bologna, Crotone, Bari e Borgo Mezzanone.

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