Ponte Morandi, al via la demolizione. Conte: «Inizia il riscatto di Genova»

Con i lavori sul moncone ovest, entra nel vivo lo smantellamento e il viadotto crollato cambierà aspetto. Il premier Giuseppe Conte: «Oggi inizia il rilancio della città, della Liguria e dell’Italia»

Sono trascorsi 178 giorni da quando il ponte Morandi è venuto giù spezzando la vita di 43 persone. Dopo quasi sei mesi dal tragico crollo, entrano nel vivo i lavori di demolizione di quanto è rimasto in piedi.​ A dare il via all’operazione, insieme al sindaco-commissario Marco Bucci e al governatore della Liguria Giovanni Toti – il premier Giuseppe Conte e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. I lavori propedeutici utili alla demolizione dei monconi del viadotto sul Polcevera sono in realtà iniziati già nelle scorse settimane. Ma oggi è il giorno in cui la struttura crollata cambierà effettivamente aspetto.



Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Si parte dal moncone ovest che insiste sulle aziende: le ditte demolitrici procederanno con lo smontaggio dei primi 40 metri di ponte. La prova generale è stata eseguita nella notte, quando i tecnici hanno tentato un lieve sollevamento del pezzo da oltre 800 tonnellate da rimuovere, con l’obiettivo di testare che funi, martinetti e contrappesi installati tra la torre 7 e la 8 funzionino.

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«Oggi inizia il rilancio: oggi inizia il riscatto di Genova, della Liguria e dell’Italia». Sono le parole del premier Giuseppe Conte pronunciate al suo arrivo al cantiere:«L’importante è che si proceda in modo spedito, che la nostra forza come sistema Italia venga fuori in tutta la sua ampiezza e che il mondo ci possa ammirare per questa attività di ricostruzione». E a chi provava a chiedere informazioni sulla crisi diplomatica con la Francia il premier ha risposto: «Oggi si parla solo di ponte».

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

«Stiamo cercando di chiudere per quanto possibile questa ferita – ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli -. Però iniziare a vedere i lavoria distanza di pochi mesi e sapere che a fine anno sarà in piedi il nuovo ponte che a inizio 2019 potrà essere finalmente collaudato e riaperto, penso che sia uno slancio positivo per tutta l’Italia».

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

Soddisfazione per la vicinanza del Governo è stata espressa dal sindaco-commissario per la ricostruzione Marco Bucci: «Sono molto contento, così diamo il segnale che in Italia le cose si possono fare bene e nei tempi giusti», ha affermato Bucci che poi si è detto soddisfatto anche per lo stanziamento della prima tranche di soldi per la ricostruzione dal ministero per l’Economia e la Finanze.«Oggi è una giornata simbolica – gli fa eco il governatore della Liguria Giovanni Toti – Ogni giorno di questo cantiere è fondamentale per Genova e per l’Italia. Si può guardare al futuro con ottimismo».

La demolizione del moncone ovest

Dopo aver tagliato i denti che trattengono l’impalcato del moncone ovest del ponte Morandi, le imprese demolitrici cominciano lo smantellamento tramite lo smontaggio di 40 metri di viadotto. La prima trave tampone (compresa tra la pila 7 e la pila 8) sarà dunque calata a terra. L’operazione – i cui lavori propedeutici sono cominciati il 15 dicembre – dovrebbe durare circa 8 ore, stando alla tabella di marcia approvata dal sindaco-commissario per la ricostruzione Marco Bucci. Impegnati al cantiere nei lavori di smantellamento, circa 60 operai delle aziende Omini e Fagioliche, assieme alla Ipe progetti, sono incaricate della demolizione del Morandi.

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Le indagini sul crollo

Oggi è una giornata importante anche sul fronte delle indagini per via dell’udienza dell’incidente probatorio. In aula, davanti al giudice dell’udienza preliminare Angela Nutini, presenti i pm, i consulenti,i periti e alcuni familiari delle vittime. Molti parenti hanno chiuso la partita dei risarcimenti con Autostrade per l’Italia e quindi hanno rinunciato a essere presenti in aula.

Nel corso dell’udienza potrebbero anche essere stabiliti i tempi e le modalità della demolizione moncone est, il braccio di ponte che insiste sulle case. Secondo alcuni avvocati delle famiglie delle vittime, sono invece destinati ad allungarsi di molto le tempistiche per la consegna della relazione dei periti del giudice delle indagini preliminari.

 

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