Regno Unito, boom del Brexit Party di Farage, collasso Tory

Dal Regno Unito non ci sono gli exit poll, ma gli ultimi sondaggi davano il partito di Nigel Farage in testa

Ore 02:30 – La prima pagina del Daily Telgraph riprende la vittoria del Brexit Party e la disfatta dei Tories: «Farage umilia i Conservatori»


Ore 01:30 – La dichiarazione di Jeremy Corbyn. Per il leader laburista le elezioni europee si trattano di un «secondo referendum sulla Brexit»

Ore 00:45 – I Liberaldemocratici si riprendono Londra. Il Brexit Party e il Labour sono riusciti a far eleggere due deputati, il partito Verde uno. Lo Ukip e il Labour hanno perso nei collegi elettorali dei leader nella capitale, rispettivamente Gerard Batten e Jeremy Corbyn. I conservatori non hanno più eurodeputati a Londra.

Ore 23:40 – Primi risultati regionali dal Regno Unito. Nel Nord Est sono stati eletti due eurodeputati del Brexit Party di Nigel Farage e un deputato del Labour. Il Brexit Party è dato al 39%, il Labour al 19%, i Liberal democratici terzi al 17%, i Verdi all’8 percento e i Conservatori al 7%, Ukip al 6%.

Ore 23:20 – Cominciano a entrare i primi dati dal Regno Unito. Il Nord-est è la prima regione a dichiarare il voto: primo il Brexit party con 2 seggi, secondo il Labour con 1 seggio. Nell’Inghilterra il partito di Nigel Farage sarebbe primo in 13 delle prime aree ad aver dichiarato il voto.

L’affluenza è in aumento in diverse parti del Sud est, Sud ovest e Nord est dell’Inghilterra. In Galles l’affluenza è aumentata di cinque punti percentuali, al 37,3%. Nel 2014 l’affluenza generale era del 35,4%.

Nella terra della Brexit si è già votato: insieme all’Olanda, il Regno Unito è stato il primo Paese ad andare alle urne nelle elezioni europee, dall’Irlanda del Nord al Galles, passando per la Scozia e ovviamente l’Inghilterra. Una votazione che ha del paradossale visto che il Regno Unito dovrebbe uscire dall’Unione europea il 31 ottobre.

In linea con le legge locali non sono stati diffusi nè gli exit poll, nè i dati sull’affluenza in Inghilterra, ma nell’Irlanda del Nord l’affluenza è leggermente in calo, di circa sei punti percentuali, per un totale di 45%. Gli ultimi sondaggi davano al primo posto il Brexit Party di Nigel Farage, seguito dal partito laburista con il 14%. I conservatori dovrebbero arrivare quarti, con meno del 10% dei voto.

Lo spot elettorale di Nigel Farage, leader del Brexit Party

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