Romania: vincono i conservatori liberali

I risultati quasi definitivi vedono il Partito Nazionale Liberale superare con il 27.86% il Partito Social Democratico che si assesta al 24.84%

Ore 6.52 – Dopo il testa a testa tra governo e opposizione la Romania ha scelto i suoi deputati. Il Partito Nazionale Liberale vince con il 27.86%. Dietro, staccato di pochi punti, il Partito Social Democratico. Entra nel Parlamento anche l’alleanza formata dall’ex primo ministro Dacian Cioloș che ottiene il 18.11% dei voti. Pro Romania rimane al 6,69%.


Ore 2.49 – Il Partito Nazionale Liberale supera di due punti percentuali le previsioni dei sondaggi con il 27.86% delle preferenze. Secondo il Partito Social Democratico che al momento è al 24.84%.


Ore 23.07 – L’affluenza alle urne è del 49.02%, un risultato superiore rispetto alle scorse elezioni del 2014 quando la partecipazione al voto fu del 32.44%.

Ore 22.55 – Ottimo risultato per l’alleanza 2020 USR e il nuovo partito PLUS fondato dall’ex primo ministro Dacian Cioloș che ottiene secondo i primi risultati un inaspettato 23.9%.

In Romania i primi exit poll sulle elezioni europee di oggi danno testa a testa il partito socialdemocratico al governo (Psd) e il principale partito di opposizione, il Pnl (Partito nazionale liberale): entrambi si attestano, secondo i primi dati, al 25,8%.

Ottimo risultato che va anche oltre le aspettative per la neoformazione (anche’essa di opposizione) dell’Usr (Unione Salvati Romania, una sorta di Movimento 5 stelle romeno), che secondo i primi exit poll della Curs-Avangarde, sfiora il 24% delle preferenze. Molto più indietro le altre formazioni e crollo dell’Alde che, almeno per il momento, non ha toccato neppure il 5% delle preferenze.

Bucarest è alla presidenza di turno dell’Unione Europea, ma lo scandalo di corruzione scoppiato nel 2018 ha portato alla caduta del governo. La Romania rimane uno dei Paesi più corrotti dell’Ue, insieme a Grecia, Ungheria e Bulgaria.

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