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Istat, Pil in calo (-0,1%) su base annua: «Andamento stagnante»

31 Maggio 2019 - 10:26 Redazione
Stime riviste al ribasso rispetto a quello diffuse il 30 aprile

Il Pil italiano nel primo trimestre del 2019 è salito dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti mentre è calato dello 0,1% su base annua. Lo rileva l’Istat (dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati) rivedendo al ribasso le stime diffuse a fine aprile, quando il Prodotto interno lordo era previsto in aumento dello 0,2% in termini congiunturali e dello 0,1% a livello tendenziale.

I dati sul Pil

La crescita del Pil acquisita per il 2019 (quella che si otterrebbe se i restanti trimestri dell’anno si chiudessero con una variazione nulla del Prodotto interno lordo) è pari a zero. Lo comunica l’Istat diffondendo i dati relativi al primo trimestre, rivisti al ribasso rispetto alle stime rilasciate il 30 aprile, quando la crescita acquisita risultava pari al +0,1%.

Il Pil tendenziale nel primo trimestre del 2019 è tornato negativo quindi (-0,1%) come non accadeva dal quarto trimestre del 2013. Istat definisce le oscillazioni del Pil negli ultimi trimetri: «Andamento stagnante».

L’inflazione

Per quanto riguarda l’inflazione l’Istituto Superiore di Statistica rileva che la crescita annua del’indice dei prezzi al consumo, a maggio rallenta allo 0,9%. Era all’1,1% ad aprile. Su base congiunturale il rialzo si ferma allo 0,1%. Alla base della “lieve” decelerazione, spiega l’Istat, c’è un effetto di rientro rispetto ai balzi dovuti ai ‘ponti’ di aprile. Ma sul dato influisce anche la frenata registrata per i beni energetici non regolamentati, che coincidono in sostanza con i carburanti.

I prezzi del “carrello della spesa”

A maggio inoltre i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, ovvero l’insieme dei beni alimentari, per la cura della case e della persona, salgono dello 0,5% su base annua. Lo rileva l’Istat rilasciando le stime preliminari. Seppure in leggera accelerazione a confronto con il dato di aprile (+0,3%) la crescita dei prezzi per questo segmento risulta quasi dimezzata rispetto al tasso d’inflazione generale (+0,9%).

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