Sta per arrivare Globalcoin, la criptovaluta di Facebook: l’annuncio tra una settimana

A differenza di bitcoin o di altre valute digitali, quella ideata da Facebook dovrebbe essere agganciata ad altre valute non-virtuali, come l’euro. Il lancio dovrebbe essere la prossima settimana

Non solo messaggi, video, foto, link o acquisti con carta di credito. Dal 2020, potrebbe essere possibile fare acquisti o scambiarsi somme di denaro con GlobalCoin, la criptovaluta di Facebook, che sarà presentata la prossima settimana.


Si tratta di una criptovaluta, o una moneta virtuale, come lo sono Bitcoin o Ethereum. Ma a differenza di quelle già esistenti Globalcoin sarebbe agganciata a una valuta nazionale o meglio materiale, come può essere l’euro o il dollaro.


In teoria, quindi, non sarà altrettanto volatile o vulnerabile a varie forme di speculazione. Il progetto è stato affidato a David Marcus, già capo di Messenger e sarà sviluppato da un consorzio chiamato Libra. Il servizio potrebbe essere attivo non soltanto su Facebook ma anche su Whatsapp.

Secondo il Wall Street Journal, Facebook ha già stretto accordi con Visa, Mastercard e Paypal, tre dei circuiti di carte di credito e pagamenti online più usati al mondo:ognuno investirà 10 milioni di dollari nel consorzio. Oltre ai circuiti, Facebook avrebbe stretto accordi anche con siti di e-commerce, Stripe (una fin-tech) e Booking.

Facebook e le criptovalute

Da tempo Mark Zuckerberg si era affacciato sul mondo delle criptovalute. Già nel 2016 la sua società aveva acquistato la licenza bancaria. Nel 2018 il social network aveva imposto un divieto totale per tutti gli annunci a pagamento che riguardavano il mondo delle criptovalute, una mossa considerata in seguito una forma di concorrenza sleale.

Secondo The Guardian, la moneta potrebbe essere lanciata ufficialmente a partire dal 2020. Mark Zuckerberg si sarebbe incontrato non soltanto con il governatore americano della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, ma anche con funzionari del tesoro americano e con compagnia specializzate nel trasferimento di denaro, come Western Union.

La sua realizzazione potrebbe portare a una maggiore concentrazione di ricchezza e di potere nelle mani di Mark Zuckerberg e della sua compagnia, che già dispone di dati dei propri utenti, creando un collegamento quindi tra l’attività sui social, i dati personali e l’attività bancaria.

Cos’è una criptovaluta?

Si tratta di una forma di un asset o di un bene digitale che si basa su un network di pari: per ritirare dei soldi il singolo utente non deve andare in banca o interfacciarsi con un funzionario, bensì con un altri membri del network che, usando un determinato software, ‘gareggiano’ per autenticare la transazione.

Ogni membro del gruppo, ovvero ogni proprietario di un bene digitale, possiede una ‘chiave digitale’ che utilizza per gestire e autenticare il proprio patrimonio digitale, comprese ogni transazioni. L’archivio storico di queste transazioni è ciò che in gergo viene chiamato ‘blockchain’.

Bitcoin è stata la prima e più grande cripto-valuta. Creata nel 2009 da un anonimo che si faceva chiamare Satoshi Nakamoto, è stata oggetto di molta speculazione e quindi anche fonte di grandi guadagni e tante perdite. Dopo i picchi di fine 2017 quando il valore era salito a circa 16 mila euro, oggi un bitcoin corrisponde a circa 7 mila euro.

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