Omicidio Lübcke, altri due arresti per l’assassinio del politico pro-migranti

L’esponente del Cdu era stato ucciso lo scorso due giugno dopo le sue posizioni di apertura verso i rifugiati siriani

La polizia tedesca ha effettuato altri due arresti collegati all’omicidio di Walter Lübcke, il politico del Cdu ucciso in Germania lo scorso due giugno. Entrambi presunti simpatizzanti dell’estrema destra sono stati arrestati oggi.


Elmar J., 64 anni, è sospettato di per aver venduto a Stephan Ernst l’arma che l’uomo ha usato per uccidere Lübcke. Proprio ieri Ernst, il principale indiziato nel caso, ha ammesso la sua consapevolezza. Il secondo uomo, Markus H., 43 anni, è trattenuto come complice per aver organizzato l’incontro tra Ernst e il trafficante di armi.


La confessione

Il 26 giugno, il militante neonazista Stephan Ernst ha confessato l’omicidio di Walter Lübcke, politico dell’Unione Cristiano Democratica. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, dopo un’audizione della commissione parlamentare speciale, precisando che il 45enne «ha affermato di aver agito da solo».

Gli investigatori «esamineranno in quali circoli si è mosso di recente e negli ultimi anni», ha aggiunto Seehofer, «quindi il chiarimento di questo omicidio politico non è finito».

Tuttavia, le autorità continuano a indagare alla ricerca di potenziali complici. Secondo Der Spiegel, Ernst ha detto agli inquirenti di aver agito come reazione alle affermazioni di Lüebcke a favore dei rifugiati presenti in Germania pronunciate nell’ottobre 2015.

Il caso

Walter Lübcke era stato ucciso lo scorso 2 giugno dopo una carriera politica con L’Unione Cristiano Democratica (Cdu), lo stesso partito di Angela Merkel. Lübcke aveva ricevuto diversi attacchi dall’estrema destra dopo le sue posizioni di apertura nei confronti dei rifugiati siriani: «Chi non è d’accordo con questi valori, può in qualsiasi momento lasciare il Paese», aveva dichiarato il politico del Cdu.

Lübcke era stato trovato dal figlio, intorno alla mezzanotte e mezzo, nella terrazza della loro casa di Wolfhagen-Istha, un villaggio a 20 chilometri da Kassel. Secondo gli inquirenti il colpo che lo ha ucciso è stato sparato da distanza ravvicinata.

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