Ci sono voluti otto mesi per riaprire la stazione della metro “A” di Roma “Repubblica”, nel cuore della Capitale. E, invece, come denunciato dal Messaggero, «le scale della vergogna» – quelle che collassarono lo scorso 23 ottobre ferendo 24 tifosi del Cska Mosca, a Roma per una partita di Champions League – sono ancora rotte. Nessun intervento, nessun operaio al lavoro.
In totale, sono 4 su sei le scale funzionanti in questo momento: quelle interessate dall’incidente resteranno fuori uso fino a data da destinarsi. Un disagio non solo per i cittadini ma anche per turisti e commercianti. Quest’ultimi avrebbero avuto danni per 20 milioni di euro: per bar e negozi di abbigliamento, il giro d’affari sarebbe calato del 40-50%.
Tre fermate della metro chiuse
Per un mese intero, la Capitale ha rinunciato a una stazione della metropolitana in pieno centro storico. Oltre a Repubblica, erano state chiuse anche la fermata “Spagna”, riaperta il 7 maggio scorso, e “Barberini”, ancora parzialmente sotto sequestro: ci vorranno ancora quattro mesi – se tutto filerà liscio – per vederla rientrare in funzione.
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