Juve e Inter, dispetti di mercato: Icardi e Higuain bloccano Lukaku e Dzeko

Il Pipita e Maurito non vogliono cambiare aria. Il belga e il bosniaco fermi al palo

Il mercato come piazza delle occasioni, ma anche un ring sul quale vola, immancabile, qualche colpo basso. Anche più di uno se lo scambiano dalla notte dei tempi Inter e Juventus, in queste ore alle prese con un vorticoso valzer – più che altro tango – di attaccanti.


Lukaku e Dzeko congelati

Ansa / Edin Dzeko in allenamento con la Nazionale bosniaca

Fa caldo in tutto il Paese, ma restano congelate per ora le posizioni di Icardi e Higuain. A rimorchio pure quelle di Dzeko e Lukaku. Il puzzle si ricompone così: per prendere Il bosniaco e il belga, Marotta deve piazzare Mauro Icardi. L’ ex capitano nerazzurro non ne vuole, però, sapere di lasciare Milano, facendo filtrare pure un no secco al trasferimento al Manchester United.


E la Juve cosa c’entra? C’entra perché come riportato qualche giorno fa da Open, la Signora ha un vecchio debole per Maurito. Al momento non c’è alcuna trattativa, ma appare evidente come l’argentino, che non vuole allontanarsi da Milano, sia intrigato dall’ipotesi Juve. Icardi, secondo quanto riferito da Repubblica, sarebbe addirittura disposto a promuovere azioni legali per liberarsi a costo zero qualora non dovesse trovare posto in squadra.

Higuain, il fratello e la promessa

Nel calderone finisce anche Gonzalo Higuain che, come Icardi, è un separato di lusso in casa. Il Pipita non vuole muoversi da Torino e il fratello-agente, Nicolas, ha chiarito ulteriormente il concetto via social.

Un incastro tosto da sciogliere per la Juve, che vorrebbe prolungare fino al 2022 l’ingaggio di Higuain, spalmandogli l’attuale, pesante ingaggio su più stagioni. Soluzione che permetterebbe ai bianconeri di cedere in prestito Higuain anche per ‘soli’ 12 milioni di euro. L’idea piace alla Roma, non a Higuain. Un bel rompicapo a quattro. Per ora Icardi e Higuain bloccano, da difensori consumati, l’avanzata di Dzeko e Lukaku verso l’Inter.

Foto di copertina / Ansa

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