Juve, Kean a Cancelo in uscita. E Dybala anticipa il rientro: ci sono gli Spurs

Paratici vola in Inghilterra per fare cassa. Poi l’assalto a Icardi o Chiesa

Il calcio giocato bianconero in Cina, il mercato in Inghilterra. La missione Oltremanica di Fabio Paratici è una specie di polizza sui movimenti in entrata passando per quelli in uscita. Dipende da Londra, infatti, la costruzione del tesoretto che la Juventus potrà poi reinvestire per rinforzare ulteriormente la rosa di Maurizio Sarri, soprattutto in quella prima linea che l’ex allenatore del Chelsea vuole esaltare per far gongolare Ronaldo, lo Stadium, la costellazione bianconera tutta.


Difesa d’oro

La Juve ha pagato a peso d’oro de Ligt, e ora un po’ di cassa vuole farla proprio con le uscite dal pacchetto dei difensori. Il viaggio in Inghilterra di Paratici ha come priorità la cessione di Joao Cancelo. Guardiola lo vuole a tutti i costi, il City ha capito che Danilo non è contropartita gradita alla Juve e si sta allora avvicinando alla richiesta di 55 milioni di euro avanzata dai campioni d’Italia. Ancora in stand-by, invece, la posizione di Demiral, autore di un ottimo precampionato, con tanto di rigore decisivo nella sfida vinta a Nanchino contro l’Inter. Il Milan spinge per l’ex Sassuolo, ma la Juve frena e continua a chiedere 35-40 milioni di euro dopo averlo pagato 18. Le parti restano distanti. E la matassa non sembra sbrogliabile in poche ore. Sempre in Inghilterra, dopo il caso Benfica, Paratici proverà a piazzare Perin. Il portiere piace all’Aston Villa. La Juve vuole 15 milioni di euro.


Kean, avanza l’Everton

Da Londra a Liverpool, dalla difesa all’attacco. La cassa aperta juventina passa anche per l’Everton e il suo interesse per Moise Kean. L’attaccante azzurro è a un bivio: o parte, o rinnova. La prima ipotesi prende piede anche perché i Toffies fanno sul serio. Una prima offerta da 30 milioni di euro è stata giudicata non congrua dalla Juventus, che ne chiede 10 in più. Non è una distanza oceanica, ma il punto è un altro. Paratici vorrebbe mantenere sul giocatore un diritto di riacquisto, proprio come per Demiral. Crede nell’esplosione del giocatore e vuole mantenerci una longa manus sopra.

Chiesa e Icardi

Come reinvestire il futuro tesoretto? In attacco, reparto talmente pieno da risultare sguarnito. Il paradosso è servito. Higuain, Dybala, Mandzukic, lo stesso Kean. Tre sono sul mercato, il quarto (Dybala) può finirci. Col Pipita voglioso di restare, e la Juve orientata diversamente, c’è un buco al centro della frontline. Mauro Icardi, sul quale si è affacciato anche il Napoli, resta la prima scelta, ma per l’argentino la Juventus adotta la strategia dell’attesa per logorare l’Inter e fare l’affare a ottimo mercato. L’altro obiettivo, anche lui in rotta con la società (per quanto non ancora ai livelli Icardi-Inter), è Federico Chiesa. Commisso lo valuta 70 milioni di euro ma, circostanza a fungere da premessa, non vuole venderlo.

E la Juve, per ora, deve accodarsi. In attesa di ricevere da Psg o United una offerta da 100 milioni di euro per Dybala, che si è addirittura tagliato le vacanze. Rientrerà giovedì in Italia per l’atteso faccia a faccia con Sarri. Sulla Joya è piombato il Tottenham, e fa sul serio. Serve, dunque, sfoltire. Anche i petali più profumati. Il dorato fatto sopravvenuto che permetterebbe di liberare un posto in attacco (non da centrale) alla squadra di Sarri e di armare la società di nuova liquidità per sondare gli umori della Fiorentina.

Foto di copertina / Ansa

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