Lukaku ancora ai margini del Manchester. Il piano B dell’Inter è Cavani

Il belga salta l’ennesima amichevole dei Red Devils. El Matador l’alternativa di lusso

Non resta che attenersi alle ufficialità del Manchester United, appena ripartito per la Novergia, ma senza Romelu Lukaku. Big Rom non fa parte della spedizione che affronterà il Kristiansund, la squadra della città che ha dato i natali all’allenatore Ole Gunnar Solskjaer.


Non c’era Lukaku sul volo per Oslo, tantomeno Alexis Sanchez, ma con una sostanziale differenza di fondo. Il cileno è infortunato e si sta curando un tendine per essere pronto per l’esordio in campionato contro il Chelsea del prossimo 11 agosto.


Lukaku? In teoria non è ‘in condizione’, ma si tratta di un presunto stato perdurante da inizio preseason: il gigante belga non ha preso parte a mezza amichevole dello United ed è chiaro che le sue assenze, al di là delle motivazioni ufficiali, siano largamente legate alle vicende di mercato.

La Juve, l’Inter e Cavani

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Il nodo è sempre lo stesso: il salvadanaio da rompere. Suning non ha intenzione di coprire interamente la richiesta da 85 milioni di euro dello United. La Juventus, da parte sua, si è fatta sentire, ma più che altro si è vista offrire Lukaku in cambio di Dybala che, però, vorrebbe restare al capezzale di Maurizio Sarri.

L’Inter resta in vantaggio, ma si guarda attorno. L’alternativa a Lukaku è sempre Cavani, che continua a non rinnovare con il Psg un contratto con scadenza 2020. Costo del cartellino: 50 milioni di euro. Meno di Lukaku ma, a differenza del belga, l’uruguaiano non è mai stato messo sul mercato dal Psg, storico osso duro quando si tratta i cedere i suoi campioni.

A Cavani l’Inter destinerebbe lo stipendio di Lukaku, circa 8, 5 milioni di euro a stagione. Al momento il Matador ne guadagna 14 netti a Parigi, ma Suning potrebbe proporgli, come pacchetto completo, un futuro in Cina, allo Jiangsu: un fine carriera d’oro.

Foto di copertina Ansa / Lukaku

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