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No! I servizi segreti non sostengono che dietro Sea Watch e Carola Rackete ci sia Angela Merkel

31 Luglio 2019 - 16:59 David Puente
Un articolo del The Guardian non viene riportato correttamente e si diffonde la teoria del complotto

«Carola Rackete, la rivelazione dei servizi segreti: c’è la Merkel dietro la capitana della Sea Watch 3». Questo è il titolo dell’articolo di Libero del 30 luglio 2019. Leggendo le prime righe dell’articolo si scopre i servizi segreti citati sarebbero quelli tedeschi, ma si comprende inoltre che la presunta notizia non proviene nemmeno da loro:

Secondo l’ex capo dei servizi segreti tedeschi Hans-Georg Massen (rimosso un anno fa) la vicenda della Sea Watch e di Carola Rackete è stata una sceneggiata messa in piedi dalla tv pubblica Ard: nonché dal governo di Angela Merkel per screditare il governo italiano e mettere all’angolo Matteo Salvini. A ricostruire la vicenda – come sottolinea Il Fatto Quotidiano – è The Guardian, che racconta come Massen abbia condiviso su Twitter un articolo del blog di controinformazione Journalistenwatch, critico con le politiche della cancelliera, che sostiene come l’operazione Sea-Watch 3, in realtà sia stata finanziata dalla tv di Stato tedesca.

L’articolo di Libero

Anche Affaritaliani.it pubblica un articolo con il titolo «Migranti, Sea Watch: ecco gli X Files che incastrano il più potente d’Europa». L’articolo riprende le dichiarazioni di Giorgia Meloni che chiede la convocazione dell’ex capo dei servizi tedeschi presso il Parlamento europeo affinché racconti la sua versione dei fatti. Giorgia Meloni, però, aveva condiviso il 28 luglio l’articolo del The Guardian:

La condivisione dell’articolo del The Guardian da parte di Giorgia Meloni e il suo commento.

Cosa dice l’articolo del The Guardian

Cosa è successo? In pratica il The Guardian pubblica il 15 luglio 2019, circa due settimane prima, un articolo dove si parla del tweet cancellato dell’ex capo dei servizi segreti tedeschi Hans-Georg Maaßen dove veniva riportato un presunto scoop del sito tedesco Journalistenwatch.com privo di fondamento. L’introduzione del The Guardian è abbastanza chiara, infatti ricorda come lo stesso ex responsabile dell’agenzia tedesca avvertiva quanto le persone potevano essere sviati dalla disinformazione e da falsi goffi rapporti in Rete.

L’articolo del The Guardian.

Partendo dal fatto che è assolutamente falso sostenere che i servizi segreti – che leggendo solo il titolo farebbe pensare a quelli italiani e non tedeschi – abbiano scoperto presunti legami tra Sea Watch, Carola Rackete e Angela Merkel, tutto circola sul tweet dell’ex capo dei servizi di Berlino dove lui stesso non dava per certo l’articolo del sito che aveva condiviso: «Se questo rapporto fosse vero».

Il The Guardian riporta che i comportamenti riscontrati dall’utilizzo dei social da parte di Hans-Georg Maaßen – dopo il suo licenziamento – hanno messo in dubbio non solo la sua neutralità ma anche la sua credibilità avendo dimostrato di non saper distinguere teorie di cospirazione da vere e proprie notizie.

L’articolo di Affaritaliani.it

L’articolo del The Guardian, in sintesi, non conferma in alcun modo o fornisce sostegno alla teoria, così come non fornisce un quadrio positivo dell’ex capo dei servizi segreti tedeschi tanto da risultare difficile che l’articolo possa essere condiviso per sostenere tutto il contrario del suo contenuto.

Il sito tedesco e la teoria

Hans-Georg Maaßen non aveva condiviso un sito qualunque, ma un blog di estrema destra gestito da uno dei co-fondatori del partito Die Freiheit sciolto nel 2016.

L’articolo del sito Journalistenwatch.com dove riporta le teorie di complotto tra Sea Watch, i media tedeschi e il governo di Angela Merkel

Il blog di estrema destra tedesco sostiene presunti legami tra Sea Watch e la «propaganda immigrazionista». La prima prova? Il fatto che a bordo della nave c’era una troupe televisiva del programma Panorama.

Il servizio del programma tedesco

Cosa dice l’articolo? Che i due reporter del programma tedesco, Nadia Kailouli e Jonas Scheijäg, erano a bordo della Sea Watch 3 e dunque, in retrospettiva come afferma lo stesso blog, l’intera vicenda farebbe pensare a una messinscena. Qualcosa che, secondo l’autore del pezzo, avrebbe fatto diventare verde d’invidia la CNN.

L’articolo del blog tedesco che accusa Carola Rackete per l’omicidio del carabiniere a Roma da parte di nordafricani, ricostruzione che si è poi dimostrata falsa.

Lo stesso articolo non riporta alcuna prova a sostegno di accordi tra il programma tedesco e i membri della Sea Watch. Rimane tutto nel vago, pieno di domande senza risposta, criticando le riprese della telecamera e del montaggio. In conclusione l’articolista richiede che per ottenere risposte ci sia bisogno di un’indagine da parte del Rundfunkrat. Da nessuna parte viene citata la Merkel e il governo tedesco.

Conclusioni

Chi ha letto l’articolo del The Guardian comprende che non c’è alcun sostegno a quanto riportato dal blog di estrema destra tedesco. Inoltre l’ex capo dei servizi tedesco non viene messo affatto in buona luce, visto che a seguito dei suoi comportamenti successivi al licenziamento ha perso credibilità. L’articolo del blog tedesco, inoltre, non riporta «X Files» o prove a sostegno di presunti accordi o legami tra la Sea Watch e il governo tedesco o Angela Merkel che, tra le altre cose, non vengono nemmeno citati se non nei commenti degli utenti.

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