Londra, lo chef stellato: «Donne in cucina deboli perché emotive». Ci pensa Massimo Bottura a zittirlo

Nel parlare delle colleghe, lo chef ha poi sfoderato altri particolari, tutti riconducibili a cliché stranoti

Marco Pierre White, classe 1961, chef britannico da tre stelle Michelin – conferitegli quando aveva 33 anni – e un passato di eccessi tra droghe e alcool che lo hanno incoronato come l’enfant terrible della cucina londinese, ha rilasciato negli scorsi giorni un’intervista al Sunday Independent in cui ha dichiarato che le donne non sono capaci di reggere la pressione in cucina perché troppo emotive.


A proposito delle colleghe, lo chef ha poi sfoderato altri particolari, tutti riconducibili a cliché stranoti: hanno un palato migliore, un senso dell’olfatto più sviluppato, sono coerenti, informate e puntuali, ma anche meno veloci e, soprattutto, fisicamente più deboli.


Ad esporsi, tra i primi, per le affermazioni fatte da White, la chef Asma Khan che ha scritto sul suo profilo Instagram: «Come ristoratrice che lavora con nove donne in cucina non posso accettare nulla di ciò che sta dicendo, sono delusa di leggere queste affermazioni da part e di uno chef venerato».

Interpellato dal Corriere della Sera, Massimo Bottura – proprietario dell’Osteria Francescana a Modena, ristorante premiato con tre stelle Michelin e classificatosi primo ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants negli anni 2016 e 2018 – ha voluto dire la sua sulla vicenda.

«Cosa significa donne o uomini in cucina? La professionalità non ha sesso», ha detto il modenese, che ha poi spiegato che nel suo ristorante a Firenze, Gucci Osteria, «ci sono quasi solo donne nel personale, così come a Casa Maria Luigia, mentre alla Franceschetta il servizio è tutto al femminile. E non si tratta di “quote rosa”, di quelle non ce ne è bisogno, sono persone scelte per il loro talento».

Anche la stellata a L’argine a Vencò Antonia Klugmann che da quando ha imbracciato gli utensili da cucina si è sempre battuta per la parità di genere anche tra i fornelli ha dichiarato: «Manca ancora nel nostro Paese un sostegno alla maternità. E non servono quote rosa ma la diffusione di una cultura di parità già all’interno delle famiglie, che faccia sì che i diritti e i doveri di uomini e donne siano analoghi».

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