La domanda può sembrare una provocazione, visto il basso profilo mediatico dell’esponente del Pd, ma secondo le ultime ricostruzioni, Roberto Gualtieri – 53 anni, romano, sposato con un figlio – è il successore all’ormai ex ministro dell’economia Giovanni Tria nel Governo Conte 2. Il ruolo, come è noto, non è di poco conto: Tria non ha dovuto soltanto vegliare sui conti dell’Italia ma anche negoziare con l’Europa per evitare la procedura d’infrazione per il troppo debito pubblico. Non sarà un caso che a prendere il suo posto potrebbe essere un profondo conoscitore di istituzioni europee, eurodeputato al terzo mandato e attualmente uno dei vicepresidenti del Gruppo dei Socialisti e Democratici.
Da Gramsci a Conte
Professore di storia associato presso l’Università La Sapienza di Roma, di formazione marxista, Gualtieri ricopre la carica di vicepresidente dell’Istituto Gramsci. Da dottorando a professore, Gualtieri è passato anche dalla scuola di Massimo D’Alema, diventando membro del comitato di redazione di Italianieuropei. Ha militato per anni nei Democratici di Sinistra (Ds) – diventando membro della segreteria di Roma e poi membro del consiglio nazionale – prima di entrare a fare parte della direzione del Partito democratico nel 2008. Nel 2009 entra nel parlamento europeo, sempre in quota Pd.
Da allora Gualtieri si è costruito un nome come ‘saggio’ anche fuori dal suo partito e all’interno dell’istituzioni europee (politico.eu lo ha classificato al terzo posto tra i politici più influenti in Europa durante la scorsa legislatura). Rieletto eurodeputato nel 2014 e di nuovo nel 2019, Gualtieri era stato promosso a vicepresidente (sono nove in totale) del secondo gruppo per importanza nel parlamento Ue.
Negli ultimi tempi tirava aria di promozione. Si era parlato di Gualtieri come possibile Commissario europeo: il suo nome era anche apparso sulla pagina Wikipedia in francese della Commissione Ursula von Der Leyen come nomina italiana a Commissario europeo. Improvvisamente torna invece a Roma, per ricoprire un ruolo che negli ultimi anni era stato affidato a tecnici, da Fabrizio Saccomanni e Pier Carlo Padoan a Giovanni Tria.
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