Le voci di Pontida, i “no” del popolo leghista e le speranze dei giovani. Borghezio sogna di fare come ad Hong Kong – Il video

Dalla «teoria gender» fino alla «legalizzazione della droga», le paure dei leghisti radunati sul pratone bergamasco

Matteo Salvini protagonista indiscusso del raduno della Lega a Pontida, piccolo comune della provincia di Bergamo, che oggi è stato invaso da migliaia di persone. Tutti militanti, provenienti da ogni parte d’Italia, anche dal sud (è ormai così da qualche anno). Donne, uomini, giovanissimi e anche bambini hanno trascorso qualche ora sul pratone, accogliendo calorosamente l’ex ministro dell’Interno sulle note del Nessun dorma di Giacomo Puccini.


Cosa dice il popolo della Lega

I leghisti accorsi a Pontida sembrano avere le idee chiare: c’è chi ha paura della «teoria gender», chi teme «l’utero in affitto» o «la legalizzazione della droga».


E c’è chi, come Borghezio, vorrebbe scendere subito in piazza con una manifestazione senza precedenti: «La Lega è pronta a partire come hanno fatto a Hong Kong con milioni di persone in strada per chiedere la libertà e il governo della nostra gente».

I giovani leghisti

Speranza emerge dai giovani leghisti: «Non avrei mai votato la Lega, negli anni grazie a Salvini ho scoperto l’orgoglio di essere italiano e di sperare in un futuro migliore». E un altro ragazzo aggiunge: «Voglio vivere in Italia, non voglio andarmene».

«Non si libereranno facilmente di noi», conclude Mario Borghezio, intervistato da Open.

Foto e video di Fabio Giuffrida

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