Migranti, Di Maio all’Ungheria: «Facile fare i sovranisti con le frontiere degli altri»

«L’Italia – attacca il ministro degli Esteri – da anni vive un’emergenza causata anche e soprattutto dall’indifferenza di alcuni partner europei, come l’Ungheria»

Il neo ministro agli Esteri Luigi Di Maio risponde senza mezzi termini alle accuse di Budapest sui migranti: «Il giudizio espresso dal governo ungherese è del tutto strumentale. L’Italia da anni vive un’emergenza causata anche e soprattutto dall’indifferenza di alcuni partner europei, come l’Ungheria. È facile fare i sovranisti con le frontiere degli altri. Chi non accetta le quote deve essere sanzionato duramente. L’Italia non può e non si farà più carico da sola di un problema che riguarda tutta l’Ue». «Nei Paesi di transito vanno istituiti degli uffici europei – ha aggiunto – nei quali i migranti possano presentare richiesta di asilo in modo da poter essere poi trasferiti in Europa, e non solo in Italia, attraverso un corridoio umanitario. In questo modo si mette fine all’inferno dei trafficanti di uomini e dei barconi e ognuno si assume le sue responsabilità». Dure erano state le parole del ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, che alla tv M1 aveva definito «deplorevole e pericolosa» la decisione dell’Italia di riaprire i porti (diversamente da quanto fatto dal leader della Lega ed ex ministro degli Interni Matteo Salvini). «L’Ungheria – ha scandito Szjjarto – non accetterà alcun tipo di quota e difenderà i suoi confini con tutti i mezzi».


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