Cile: Pinera rimpasta il governo per placare i manifestanti

Sono saltati il ministro degli Interni, delle Finanze e la portavoce del governo nel tentativo di Pinera di sedare la mobilitazione

Il presidente cileno Sebastian Pinera ha cambiato otto tra i principali ministri del suo governo. Un gesto preannunciato e che mira a placare le proteste a cui hanno partecipato più di un milione di persone. Nel centro di Santiago del Cile, la gente si è riunita inizialmente per protestare contro l’aumento del biglietto della metropolitana ma la mobilitazione ha rapidamente assorbito varie rivendicazioni. Soprattutto, i cileni in strada protestano contro le estreme disuguaglianze che esistono nel Paese. Non è infatti bastata la revoca dell’aumento del biglietto della metro, né l’ «Agenda sociale» concordata da Pinera con i partiti politici a placare le piazze. Ora il Presidente, che aveva dichiarato lo stato di emergenza in seguito alla violenza e agli scontri tra manifestanti e polizia, prova a calmare la situazione rimpastando il governo. L’ingegnere Gonzalo Blumel è stato nominato da Pinera nuovo ministro degli Interni per sostituire Andrés Chadwick, la cui lunga carriera iniziò nell’era Pinochet. Sono saltati anche il ministro delle Finanze Felipe Larrain e la portavoce del governo Cecilia Perez. Il rimpasto coinvolge anche il ministero del Lavoro, dell’Economia, dei Beni Nazionali, dello Sport e la segreteria della presidenza.


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