Omicidio Caruana Galizia, la sorella della giornalista mette Muscat alle strette: «Si dimetta immediatamente». Le ombre sul premier e le sue “amicizie”

Le pressioni sul premier maltese sono aumentate dopo l’incriminazione di Yorgen Fenech, che avrebbe versato 2 milioni a membri del governo Muscat

Dimissioni «immediate» di Joseph Muscat. Lo ha chiesto Corinne Vella, sorella di Daphne Caruana Galizia, a nome della famiglia della giornalista maltese uccisa. A motivare la richiesta è stata l’incriminazione dell’imprenditore Yorgen Fenech, avvenuta il 30 novembre. Fenech, uno degli uomini più ricchi del Paese, è considerato uno dei possibili mandanti dell’omicidio. «Ora noi ci aspettiamo che il primo ministro lasci l’ufficio e il Parlamento con effetto immediato per permettere una libera e piena indagine sull’assassinio di Daphne», ha affermato questa mattina Vella. Intanto, il partito laburista maltese è convocato d’urgenza. Fenech risulta infatti essere inoltre proprietario della 17 Black, un fondo segreto con sede a Dubai che avrebbe elargito tangenti per 2 milioni di euro a due ministri laburisti maltesi, che si sono dimessi: Keith Schembri, braccio destro di Muscat e Konrad Mizzi, ministro del Turismo. Il premier aveva già fatto sapere di avere intenzione di dimettersi entro il 18 gennaio in seguito alle dimissioni di Mizzi e Schembri. Intanto, l’ong maltese Repubblika ha convocato per le 16.00 del 1 dicembre, sotto la sede del Parlamento, una nuova manifestazione di protesta: sarà l’ottava da quando l’indagine sull’assassinio Caruana ha coinvolto le più alte sfere del governo e dell’imprenditoria maltesi.


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