Fuga dal Movimento Cinque Stelle: in tre senatori pronti a passare alla Lega

Presenti in aula, non hanno votato la fiducia al dl terremoto facendo mancare il loro appoggio al governo

Sarebbero tre, o addirittura cinque, i senatori pronti a lasciare il Movimento Cinque Stelle già oggi, in occasione della presentazione della risoluzione di maggioranza sul Mes. Presenti in aula, non hanno votato la fiducia al dl terremoto: si tratta di Stefano Lucidi, Ugo Grassi e Francesco Urraro, tutti e tre del M5s che, dunque, hanno fatto mancare il loro appoggio al governo. Gli altri due sarebbero Luigi Di Marzio e Gianluigi Paragone.


I numeri per garantire la sopravvivenza del governo giallo-rosso non dovrebbero venir meno, complici le assenze nelle file dell’opposizione.


I grillini, adesso, potrebbero passare alla Lega di Matteo Salvini, secondo alcune voci che stanno circolando in queste ore, con insistenza, nel Transatlantico di Palazzo Madama dove è già cominciato il dibattito sul Salva-Stati, con l’intervento di Giuseppe Conte.

Parla Giuseppe Conte

Il presidente del Consiglio ha riferito in aula al Senato sul Consiglio europeo che si svolgerà domani e dopodomani a Bruxelles.

«L’Italia non ha nulla da temere, il nostro debito è pienamente sostenibile» ha detto Conte che, non condividendo le posizioni di chi infonde «dubbi e paure nei cittadini», ha precisato che il governo «sta lavorando per tutelare i diritti dei cittadini».

Le prime dichiarazioni

«La mia posizione sul voto di oggi pomeriggio alla risoluzione del Mes? È contraria, voterò no, io ne faccio una questione di metodo, che è dipeso da chi ha scritto questo documento. Farò una dichiarazione in dissenso esponendo le mie ragioni», ha detto a “Un Giorno da Pecora” il senatore del Movimento 5 Stelle Stefano Lucidi. Dopo questo “no” uscirà dal M5s? «È una riflessione che faremo nelle prossime ore, vediamo quello che succederà» ha concluso.

La precisazione dei 5 stelle

«Oggi 12 colleghi non hanno potuto partecipare alla votazione sulla risoluzione Mes e hanno comunicato in anticipo al gruppo la loro impossibilità ad essere presenti alla votazione odierna. Fra i motivi delle loro assenze giustificate ci sono, ad esempio, la malattia e la maternità» affermano in una nota congiunta i tre delegati d’aula del M5s alla Camera, Cosimo Adelizzi, Daniele Del Grosso e Davide Zanichelli. Al momento del voto finale, tra i pentastellati, si erano registrati 14 non votanti.

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