Ruby ter, la testimone chiave Battilana sulle serate con Berlusconi e il caso Weinstein: nuova bomba sulle serate del “Bunga bunga”

Nel 2015 la ragazza diventa una dei testi chiave del procedimento a carico del leader di FI

«Era sempre con le mani addosso alle ragazze», «baciava i loro seni», «si faceva mettere il sedere in faccia». Un racconto a luci rosse, pieno di dettagli, che arriva direttamente da ricordi datati 2010, anno in cui la modella Ambra Battilana aveva partecipato ad una cena ad Arcore, ospite di Silvio Berlusconi. La donna ha parlato di tutto questo, rispondendo prima alle domande del pm Luca Gaglio e poi a quelle del suo difensore, in qualità di testimone chiave delle inchieste sul caso Ruby, deponendo nel processo “Ruby ter” a carico del leader di FI e di altri 28 imputati, tra cui molte olgettine. Ma non solo: Battilana ha raccontato, in una deposizione fiume, del suo rapporto con il re dei produttori cinematografici hollywoodiani, Harvey Weinstein e delle «molestie» da lei subite nel 2015 quando lui la «palpò». Ho dovuto lasciare l’Italia perché il mio nome era associato al ruolo di escort, ha detto la modella che ora vive a New York, mentre parlava, come aveva già fatto negli altri processi, del “bunga-bunga” a villa San Martino e di quando «Berlusconi mi toccò il sedere».


La cena con Silvio Berlusconi

Nell’aprile 2011 Ambra Battilana, assieme a Chiara Danese, scrive una memoria indirizzata ai pm di Milano. Sarà quel racconto a renderla una delle testi ‘chiave’ delle serate hard di Arcore. Battilana ha ripercorso, passo passo, come aveva già fatto nelle deposizioni dei due altri processi sul caso Ruby, come arrivò a Villa San Martino quell’agosto del 2010 e cosa vide. Il racconto si apre con Nicole Minetti che, nella stanza del “bunga bunga”, «ballava nuda a un metro da me, si faceva toccare da Berlusconi, Berlusconi la baciava sulla bocca, sul seno e le toccava il sedere». La scena si consumava con la presenza della celebre statuetta del dio Priapo. Battilana e l’amica Chiara, capita la situazione sconveniente, decidono di andarsene, ma è in quel momento che Emilio Fede – presente anche lui alla festa – le mette davanti ad un aut aut: o rimangono o «se andavamo via, per Miss Italia non avevamo possibilità e mi ricordo che Berlusconi annuiva».


La storia prosegue. Si parla delle barzellette «sconce» dell’ex premier, che la ragazaa all’inizio aveva scambiato «per un sosia, un imitatore»; ci sono poi i tentativi di approccio di Fede che dice a Chiara: «sdraiati da qualche parte e ti faccio compagnia». Battilana fa una digressione, a quando il leader di Forza Italia apre al momento ludico della serata: «ci fece prendere delle statuette colorate da una scatola, ero confusa e mi chiedevo “perché il presidente dell’Italia ha una collezione di giocattoli?”». Già durante la cena, poi, ha spiegato ancora la modella 27enne, le ragazze «baciavano in bocca Berlusconi, lo toccavano sotto il tavolo nelle parti intime, si facevano toccare i seni e lui le palpava». Ha detto anche di aver subito, dopo la serata ad Arcore, «minacce» e «aggressioni psicologiche» da Daniele Salemi, che all’epoca era suo agente e che aveva portato lei e Chiara ad un provino da Fede per fare le “meteorine”.

Il caso Weinstein

Infine, la modella ha parlato anche del caso Weinstein, chiarendo di averlo denunciato per molestie, di aver di recente «sciolto l’accordo di riservatezza» che aveva firmato in precedenza e di aver «collaborato con la polizia», già all’epoca, per raccogliere prove contro di lui. «Io, poi, non volevo firmare l’accordo – ha spiegato – ma ai tempi avevo 22 anni, non conoscevo bene la lingua, era difficile andare avanti nella battaglia». Ora, però, il procedimento partirà, ha concluso Battilana, «il 6 gennaio».

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