Coronavirus, in Cina è emergenza scorte di mascherine: la produzione schizza a 8 milioni al giorno

La metà della produzione mondiale di mascherine arriva dalla Cina, dove le scorte rischiano di non riuscire a far fronte al dilagare dell’epidemia

Aumenta la produzione in Cina di maschere di protezione con le fabbriche del settore tra le poche rimaste in attività, dopo il blocco imposto dal governo di Pechino per l’epidemia di Coronavirus che coinvolge, secondo l’ultimo bollettino, oltre 11 mila persone. Il ministero dell’Industria cinese ha stimato a otto milioni la produzione quotidiana attuale delle mascherine, secondo quanto riporta il China Xinhua news, per aumentare le scorte, in vista del ritorno in fabbrica per milioni di operai.


Il 50% delle mascherine nel mondo proviene proprio dalla Cina. Solo nella contea di Jinxian, nella provincia dello Jiangxi, nella Cina orientale, ci sono 136 aziende specializzate in attrezzature mediche. Un comparto che coinvolge 60 mila dipendenti, tornati a lavoro dallo scorso giovedì.


Con le scorte nel Paese a rischio esaurimento, la Cina è stata costretta a richiedere mascherine da altri Paesi. Lo scorso giovedì ne sono arrivate dal Vietnam 149 mila, per coprire le richieste nella provincia del Gansu, a nord-ovest. Il China Xinhua news racconta anche della solidarietà dei cinesi all’estero, che finora hanno inviato più di un milione di mascherine, secondo le stime del capo del dipartimento commerciale della provincia del Fujian.

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