Coronavirus, nuovo contagio in due quartieri di Wuhan

A migliaia, nel mese di gennaio, hanno partecipato a un grande banchetto collettivo, ha riferito la tv statale cinese Cctv descrivendo l’ultimo pericoloso fronte dell’epidemia nella città del focolaio

I pazienti residenti in 33 blocchi su 55 del quartiere di Anjuyuan, a Wuhan, hanno manifestato i sintomi del coronavirus. A migliaia, nel mese di gennaio, hanno partecipato a un grande banchetto collettivo, ha riferito la tv statale cinese Cctv descrivendo l’ultimo pericoloso fronte dell’epidemia nella città del focolaio. Tutti sono da oggi sottoposti ai test e, allo stato, mancano stime sul contagio. Nel quartiere di Baiheyuan l’allerta è su 17 blocchi su 36. Le popolose aree fanno parte della comunità di Baibuting che ha nove quartieri.


Conseguentemente alla notizia Pechino ha messo al bando le cene e gli eventi di gruppo a causa del coronavirus. Oggi, Chen Yankai, vicedirettore del’Ufficio di vigilanza sui mercati municipali, ha illustrato l’ordinanza «tassativa» che vieta «agli operatori di catering – ristoranti inclusi – di organizzare cene di gruppo durante la fase di prevenzione e di controllo dell’epidemia». Pechino è l’ultima città a prendere una misura del genere.


Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità invita frena dopo le notizie sui farmaci sperimentati in Cina che avrebbero avuto buoni esiti contro l’epidemia. Secondo l’Oms: «Non ci sono terapie efficaci riconosciute contro questo 2019-nCoV». Oggi, 5 febbraio, un team di scienziati della Zhejiang University, guidati dalla virologa Li Lannjuan, secondo quanto annunciato della tv cinese Cgtn, avrebbe ottenuto risultati efficaci contro il coronavirus con due farmaci, l’Abidol e il Duranavir.

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