Ponte Morandi, i familiari delle vittime contro Oliviero Toscani: «43 morti per lui conteranno poco, per noi erano tutto»

«Ma a chi interessa se casca un ponte? Ma smettiamola!», ha detto Oliviero Toscani durante la trasmissione “Un giorno da pecora” su RadioUno

Voleva giustificare le Sardine per la foto con lui e Luciano Benetton, invece la toppa, come si suol dire, è stata peggio del buco. «Ma a chi interessa se casca un ponte? Ma smettiamola!», ha detto Oliviero Toscani, scatenando subito la polemica. Ora a rispondere al fotografo ci hanno pensato i familiari delle vittime della tragedia del Ponte Morandi: «43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto».


La dichiarazione di Toscani

Il fotografo, durante la trasmissione Un giorno da Pecora su RadioUno, stava spiegando le ragioni dell’invito delle Sardine a Fabrica e poi ha cercato di spiegare che secondo lui i Benetton non possono essere responsabili del crollo del Ponte Morandi. «Benetton è un azionista di una società della quale la famiglia ha un 30%, magari anche lei se ha investito in Deutsche Bank è responsabile della caduta del ponte», ha detto Toscani che ha curato tante campagne per i Benetton.


Infine è arrivata la frase incriminata: «Ma a chi interessa se casca un ponte? Ma smettiamola!». A rispondere al fotografo era stato subito il viceministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni.

La replica dei familiari delle vittime

«Ogni giorno ci aspettiamo qualche nuova pensata, ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie. Ho sentito registrate delle esternazioni, inopportune e confuse di Toscani», afferma in una nota Egle Possetti, presidente del comitato in ricordo delle vittime del ponte Morandi di Genova.

«Ovviamente – sottolinea Possetti – a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero, in effetti passare su un ponte francamente è un po’ da “plebei”, purtroppo tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto a quel ponte ci è rimasta per sempre. 43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto».

E per quanto riguarda la foto delle Sardine: «Spero solo che questi ragazzi abbiano sbagliato in buona fede, soprattutto per coloro che hanno speranza nella loro lotta. Noi non possiamo giudicare la volontà di partecipare ad una fucina creativa dei Benetton da parte delle Sardine, siamo in un Paese libero, certo che il momento storico, e l’evidente faro mediatico sugli imprenditori che li hanno ospitati, non danno sicuramente la speranza di ricevere un premio Oscar per il tempismo», conclude la nota.

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