Coronavirus, in Iran contagiati 2 deputati. Scontro sul numero delle vittime nel Paese

I contagi sono passati da 12 a 61 in poche ore. Ma è polemica sul numero delle vittime tra il governo e un deputato

Alcuni funzionari pubblici iraniani, tra cui due parlamentari appena eletti nel voto di venerdì scorso, risultano contagiati dal coronavirus (Covid-19) e sono ricoverati in ospedale. Si tratta di due deputati di Rasht, nella provincia settentrionale di Gilan, Ali Aghazadeh e Mohammadali Ramezani. Quest’ultimo risulta in condizioni critiche.


Le cifre dubbie

È scontro sulle cifre del contagio da coronavirus in Iran, dove il numero di casi confermati sarebbe salito a 61, secondo i media locali che citano il ministero della Salute. Il bollettino riporta 18 nuovi casi nelle ultime 24 ore, tra cui 8 a Qom, 3 a Teheran, 2 a testa a Rasht, Arak e Isfahan e 1 a Hamadan. Un deputato di Qom, Ahmad Amirabadi Farahani, ha parlato stamani di almeno 50 morti solo nella sua città, accusando le autorità di «non dire la verità» al riguardo. Le parole del deputato, citato dall’agenzia Ilna, sono arrivate al termine di una sessione parlamentare a porte chiuse sull’emergenza.


Il governo iraniano, attraverso il portavoce Ali Rabiei, ha negato che ci siano state 50 vittime a Qom: «Nessuno ha accesso alle ultime informazioni e le false notizie potrebbero essere legate a malintesi, perché a volte i sintomi del virus sono gli stessi di quelli dell’influenza», ha detto il portavoce. «Non dovremmo permettere che questa questione diventi politica», ha aggiunto, sottolineando che le ultime informazioni verranno rese note tra poche ore.

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